domenica 26 dicembre 2010

Il complotto

Sono sempre più dell'idea che Kitezio abbia ragione.
C'è stato un complotto per lo sbafamento del panettone e i responsabili, oltre al Pel sono loro:
sembrano innocenti e inermi, ma in realtà hanno aiutato il Pel nel malefico intento...

Riflessione (amara?)

Grazie alle feste riusciamo sempre a fissare qualche rendez-vous con amici più o meno vicini. Si organizzano aperitivi, cene, dopo-cena cercando di incastrare più persone possibili.
Abbiamo iniziato giovedì sera con un piacevolissimo aperitivo a casa di amici, la serata iniziava dalle 19 circa in poi, noi siamo arrivati alle 19,30 e la cosa bellissima è stato raggiungere la dimora a piedi, visto che abitano a non più di 7 minuti da casa nostra (ed in effetti è assurdo che ci si veda così poco, ahimè).
Raggiunta la casa abbiamo trovato un ambiente piacevolissimo (a parte una casa da paura! bellissima!), con nani di varie età, in varie faccende affaccendate: chi giocava, chi ciucciava...
C'era un bel tavolo con varie leccornie e la serata si è svolta in modo impeccabile: i bimbi sono stati bravissimi (erano 8 in tutto, dai 7 mesi ai 6 anni), hanno giocato e mangiato e anche loro si sono integrati bene nella serata.
Il Paciuk ha retto egregiamente fino alle 22,30 (ventidueetrenta!!!) poi ha implorato di andare a nanna. Eravamo d'accordo col P che fino a quando avesse dimostrato di "reggere" ci saremmo fermati, poi ci saremmo diretti a casa. E così fu.
La mattina dopo ha pure dormito fino alle 9,30: miracolo nel miracolo!

Fin qui tutto bene

Ieri sera, vigilia di Natale, c'era invece il consueto ritrovo con gli amici di più vecchia data, quelli con cui ci si è sempre visti la vigilia verso le 22,30, sempre in casa di qualcuno, per fare l'ultima sbicchierata aspettando mezzanotte.
Ora, io non voglio fare la bacchettona, ma da quando c'è Paciuk ci è diventato difficile accedere a questo evento "mondano". Trascinarlo fuori da casa alle 22,30 è secondo me una violenza inaudita e egoista, considerando che normalmente va a dormire alle 20,30. Se sei già in giro per cena e fai un pò tardi è diverso, perchè sono occasioni eccezionali e anche lui si lascia prendere dall'adrenalina e regge un pò di più.
Avevamo avvisato che probabilmente solo uno dei due sarebbe andato e visto che lo scorso anno era stato a casa il Pi, quest'anno il turno a casa era mio. E quindi, senza nemmeno troppo rammarico, ho salutato il Pi che raggiungeva i nostri amici.
TUTTI gli altri si sono presentati con la prole, in tutto una decina di bambini, dai 5 mesi ai 6 anni.
Faccio davvero fatica a capire come facciano. Non penso si tratti solo di attitudine diversa dei bambini, che magari la sera reggono di più, ma in parte di vero e proprio menefreghismo dei genitori.
La conferma è arrivata dal Pi al suo ritorno: c'aveva i capelli lisci (e chi lo conosce, sa cosa significhi!). Nel sonno ho bofonchiato un retorico "tutto bene?", ma non ho ricevuto la retorica risposta sussurrata "si" che mi aspettavo, ma "per niente". A quel punto ho attivato un altro mezzo neurone e mi sono fatta raccontare: praticamente c'era un'orda di nani urlanti e inferociti che scorrazzavano come barbari per la casa, incuranti di qualsiasi regola e norma di buona educazione. Mangiavano in giro, correvano, urlavano e poi urlavano e urlavano ancora.
I genitori? imperterriti tutti intorno al tavolo, talvolta si giravano annoiati e urlavano (pure loro!) un "non si fa così!" e poi si rigiravano per riprendere il discorso dove era stato lasciato.
Il Pi era parecchio innervosito e scocciato e ha ringraziato il cielo che il Paciuk fosse tranquillo nel suo lettino, perchè sarebbe stato difficile pretendere di fargli rispettare le regole in mezzo a quella Babele. Già in un'altra occasione con lo stesso gruppo di amici tutti i nani saltavano sul divano e quando noi abbiamo tentato un timido "non si salta sul divano!" qualcuno ci ha anche risposto che eravamo troppo rigidi, "perchè non si può saltare sul divano?" e li sono davvero cadute le braccia! Più o meno ieri è stato uguale, solo all'ennesima potenza.

Due riflessioni:
1) penso che sia NECESSARIO, quando arrivano i nani, adeguarsi ai LORO ritmi, che non significa assolutamente chiudersi in casa e dimenticare le amicizie, ma solo cercare di rispettare i loro orari, magari non vedendosi alle 22,30...
2) Quando ci si vede in gruppo, SOPRATTUTTO quando ci si vede in gruppo, le regole vanno fatte rispettare mannaggia la miseria! (lo dice anche Tata Lucia eh eh eh!) non esiste che in casa d'altri sia tutto permesso e lecito, perchè a me adesso viene una sincope al pensiero di invitarli a casa mia, perchè sul MIO divano NON si salta! e non si mangia in giro per la casa, ma seduti al tavolo ecc ecc ecc

1+2 fa inequivocabilmente 3= l'arrivo dei nani allontana degli amici, o semplicemente evidenzia delle differenze che prima non avevano importanza e che ora sono in primo piano. Gli stessi amici  che hanno prolificato prima di noi e che frequentavamo quando Paciuk ancora non c'era (abbiamo pure fatto le ferie con loro e i loro 2 nani, io e il Pi!) ora ci sembrano degli extraterrestri e non capiamo se siano cambiati loro o se eravamo noi che non ci accorgevamo... e pensare che ci parevano pure bravi genitori!
Però
Contemporaneamente abbiamo scoperto e ri-scoperto degli amici con i quali prima pensavamo di avere meno affinità e che invece stiamo trovando molto simili a noi.
La genitorialità è un alto elemento di confronto e scontro che va ad aggiungersi agli altri argomenti di conversazione, di scambio, di condivisione. Occupa una buona fetta della propria vita e forzatamente anche della vita di relazione.
Non accorgersene è da sciocchi, negarlo da cretini.


mercoledì 22 dicembre 2010

continuiamo a ridere

Questo è ciò che rimane del nostro fantastico panettone di pasticceria, che era nella sua confezione e nel sacchetto... Avrei voluto avere una telecamera nascosta per capire come cavolo abbia fatto... PELOSO DEL CAVOLO!

lunedì 20 dicembre 2010

Sempre di quello parliamo

Lo ammetto, ci ho pensato un pò prima di pubblicare questo post, perchè mi rendo conto che può sembrare che sia un pò fissata con le schifezze, è che mi domando se solo mio figlio le combini oppure se le altre mamme blogger abbiano un senso del pudore più alto del mio, che le fa desistere dal lanciare nella blogosfera certe intimità.
Ecco, forse sono sfacciata. E me ne vanto.
E' che si fa fatica a non ridere, quando poi ci ripensi, una volta che hai ripulito tutto! Perchè se hai portato tuo figlio in bagno, consapevole di ciò che ha prodotto e hai constatato felicemente che il pigiama -questa volta- è intonso e il pannolino ha retto e anche il body è salvo e poi tuo figlio inciampa e cade pesantemente sul sedere e fa effetto spruzzo, come fai a non ridere -DOPO-? soprattutto se gli dici "fermofermofermofermo" e lui non ce la fa, non resiste, ci mette mani e piedi: come fai a non ridere?
eh che ridere

O se stai facendo il bagno a tuo figlio e lui ti dice "pipì" ma MENTE il malandrino, in realtà ancora si confonde... e produce, li, nell'acqua che avrebbe dovuto lavarlo... come fai a non ridere?
Se poi il Pi per ripulire la vaschetta e raccogliere il prodotto utilizza uno dei giochi con cui Paciuk fa travasi in acqua e sceglie quello FORATO SOTTO... come fai a non ridere?
eh che famiglia divertente! 

Concludo l'allegro siparietto raccontandovi di un momento di coccole fantastiche avute ieri mattino con Paciuk: siamo stati quasi un'ora nel lettone abbracciati, svegli (eh, più o meno svegli, io pisolavo!), lui abbandonato su di me a pelle d'orso, così, solo per il gusto di coccolarsi. 
Il dettaglio che aggiungo, in tema col post, è che questa coccola era iniziata mentre io ero seduta -LI- : Paciuk arriva (ma dai?!) e per un nonnulla si mette a piangere. Allora inizio a consolarlo -sempre da seduta- e lui mi dice "in braccio". Io, pensando fosse una rapida consolazione, lo prendo in braccio -da seduta-. Lui si accoccola e non accenna a voler scendere. Quando inizio a perdere la sensibilità nelle gambe (si sa, lunghe sedute procurano le "formiche") penso "e adesso? mi perdo questo fantastico momento di dolcezza?" ma no! mi alzo con gesto atletico, con una mano  sollevo mutande e pigiama alla bell'e meglio e continuo la coccola nel lettone!

Quando succedono questi episodi non riesco a non pensare a Sfollicolatamente e Nina e alle loro pulitissime, ordinatissime case: FINIRA' ANCHE PER VOI! eh eh eh! ;)

lunedì 13 dicembre 2010

giveaway di natale

Ma che bello sperare per qualche giorno di vincere il  giveaway di natale!

Io tengo le dita incrociate, che è gratis!
Fatelo anche voi!
anzi no, che poi c'è troppa concorrenza!

domenica 12 dicembre 2010

Preparativi per Natale e la notte di S. Lucia (in anticipo)

Sembra un luogo comune -e fino a 20 mesi fa pensavo anch'io che lo fosse-, ma è proprio vero che il Natale con un nano per casa è  diverso! E ovviamente non sto parlando di Brontolo, Cucciolo, Dotto & Co, che quelli stazionano in cima alla cucina dalla notte dei tempi e non hanno mai reso diverso il nostro Natale!
La metamorfosi N.1 l'ha avuta il Pi: quest'anno ha insistito (praticamente da inizio novembre!) per addobbare la casa! Gli altri anni ero io l'architetta di tutto e lui mi guardava svogliato dal divano, oppure bofonchiava un "carino" a opera conclusa. E stop. Quest'anno invece grandi addobbi corali, con il Pi che ha aperto l'albero e l'ha accomodato nel suo bel vaso, io che ho appeso palline e ammennicoli vari e il Paciuk che era tutto un coro di "wow" e "ooh" e staccava regolarmente tutto ciò che avevo appena appeso!
Però il risultato è pregevole!
L'altra grande differenza l'ho avvertita nei preparativi per S. Lucia. Abbiamo deciso di farla arrivare questa mattina anzichè domani per avere un pò più di tempo per godercela e goderci il Paciuk. 
Io ero emozionata, un pò come quando ero bambina. Ho sempre adorato questa festa e ancora adesso faccio fatica a pensare che sia tutto organizzato dagli adulti: sicuri sicuri che non esista? mah...
Ricordo ancora l'emozione la sera quando sentivamo il campanellino suonare e dovevamo correre a letto, che la Santa era in giro e non poteva trovarci alzati (altrimenti ci lanciava la cenere negli occhi: atroce 'sta storia). Poi mi svegliavo all'alba e andavo in sala e li i miei occhi vedevano la magia: giochi, regali e caramelle ovunque, non sapevo dove posare lo sguardo. Un'emozione che è uscita fuori di nuovo, quest'anno, preparando la scenografia per il Paciuk.
Quest'anno lui è ancora un pò piccoletto per cogliere appieno la magia di questa notte, ma già da giorni alla domanda "cosa ti porta S. Lucia" la risposta era univoca e chiara: "UBA!" (= uva). Quindi non avrà capito bene chi sia 'sta Santa, ma il fatto stesso di trovare questa mattina una ciotola piena di uva gliel'ha sicuramente fatta diventare simpatica!
Con un acino in bocca  e uno in mano ha poi iniziato a sfogliare uno dei libri arrivati stanotte e inizialmente non si è filato minimamente il FANTASTICO Topolino di pelouche... 
In compenso poi ha iniziato a giocare con lo scatolone posto vicino alla porta ("l'ha lasciato S.Lucia, dopo che l'ha svuotato non poteva portarselo dietro, pora donna!") e con un plaid che di solito mettiamo in terra per giocare...
In sostanza l'insegnamento è stato:
1) inutile regalare cose costose che i nani non chiedono espressamente: difficilmente daranno la soddisfazione che meritano!
2) inutile avere troppi giochi per casa, oggi ha giocato per quasi un'ora (UN'ORA!!) con il suddetto Topolino, il suo Nanà (leggasi orsetto della nanna, il suo oggetto transizionale), il plaid e lo scatolone: copriva gli animaletti con la coperta, li metteva dentro lo scatolone, li portava in giro per la casa, li toglieva, li coccolava, li ricopriva.....
CHICCO, PRENATAL & CO CI FATE UN BAFFO!

mercoledì 8 dicembre 2010

Mai sola

Quando dico che l'intimità diventa un bene raro e prezioso con la maternità, non scherzo:
Dalla foto forse non si capisce, ma il bagno misura m 1,50 di larghezza per una lunghezza totale di m 3,80. Oltre ai soggetti presenti nella foto c'era, ovviamente, il Pi fotografo.
Non aggiungo altro!

lunedì 6 dicembre 2010

è legale?

Stamattina il Paciuk (che, vi ricordo, farà 20 mesi il 17 dicembre) ha espressamente chiesto al Pi di essere messo sul water indicandoglielo insistentemente e dicendo contemporaneamente "cacca".
Il Pi, incuriosito, gli ha chiesto se volesse fare la cacca nel water e alla sua risposta affermativa l'ha quindi spogliato e fatto sedere sul suo riduttore-da-wc.
Ha poi spinto un pò, prodotto un pò di aria, poi, un pò spaventato dalla situazione (penso io) ha chiesto al Pi di farlo scendere, lui allora per tranquillizzarlo ha intonato una canzone (beh, considerando come canta, forse era più un rischio che altro...) comunque lui si è tranquillizzato e poi è sceso e si è fatto rivestire.

Ma sarà legale essere così smodatamente orgogliose del proprio Paciuk?!

sabato 4 dicembre 2010

Fuitina

Mercoledì io e il Pi abbiamo fatto una fuitina.
Il programma era: piazzare il Paciuk al nido e fuggire verso un outlet village.
Al risveglio abbiamo scoperto che le previsioni del tempo, che spesso tirano a casaccio, ci avevano azzeccato e stava nevicando.
Inizialmente abbiamo optato per un outlet village più vicino, poi visto che continuava e continuava abbiamo abbandonato l'idea.
Siamo stati però lo stesso in ben 2 centri commerciali e 1 outlet monomarca.
Detta così sembra che io e il Pi siamo patiti di shopping, invece è esattamente il contrario! Dopo al massimo 1 ora di permanenza in un centro commerciale inizia a venirci l'orticaria, da quando c'è Paciuk la nostra resistenza è anche diminuita, perchè per lui supermercato o centro commerciale significa toccare tutto, correre in giro, e, se siamo muniti di carrello, riempirlo con tutti i prodotti che sono alla sua portata.
Però ne avevamo proprio bisogno. Innanzitutto di stare una giornata insieme senza "mammaaaaaa" "pappppààààààà" "acqua" e tutte le altre paroline con cui adesso ci intrattiene e senza seggiolino-passeggino-ciuccio-aprilagiaccachesuda-chiudilagiaccachefafreddo-avràcaldo?-avràfreddo?-avràfame?-avràsonno?-daicheètardichepoisistufa- ecc ecc ecc
insomma una giornata nella quale pensare solo a me e al Pi: che meravigliaaaaaaaaa!
Certo, inutile dirlo, la prima cosa che abbiamo comperato (e pure la seconda) è stata per il Paciuk, ma il desiderio di staccare un attimo la spina non significa scordarselo del tutto!

Il bottino della giornata è stato:
1 paio calzini con TicTac (topolino per il Paciuk)
1 paio di babbucce con paperino (topolino non c'era -sigh)
1 maglioncino a righe per me
1 giacca a vento BELLISSIMA per il Paciuk: scozzese verde, molto snow boarder
1 paio di stivali per me
1 paio di scarpe per il Pi
1 paio di ballerine per me
1 pupazzo di TicTac che verrà portato al Paciuk da S.Lucia

Elencato così sembra tantissima roba, ma la cifra finale non è stata drammatica, soprattutto le scarpe erano un affare! (acquistando 3 paia il meno caro costava 1 euro... come resistere?)

Da questa bella giornata ho realizzato che i signori della moda quest'anno l'hanno pensata davvero bene: la moda attuale è incompatibile con le altre cose che già ci sono nel mio armadio.
Mi spiego meglio: se acquisto un maglione lungo e aderente, per forza mi servono anche i leggins, che sui miei pantaloni fa pietà.
Con i leggins automaticamente servono gli stivali
Tombola! 
E vogliamo parlare dei tessuti? Ho visto tantissimi capi che mi hanno fatto esclamare: "si, ma... e poi?!" cioè: il cotone e il lino lo uso in primavera, non a dicembre, per non farmi trovare ibernata mi servono ALMENO altri 2 strati! 
E quindi ci hanno davvero fregato!
Perché riassumendo serve: 
- maglione lungo, normalmente ora li trovi senza maniche (si, se sono fatti di un tessuto compatibile con l'inverno NON hanno le maniche. Quelli che trovi con le maniche sono i coprispalle che io ho sempre usato nelle fresche sere d'estate...) 
- lupetto di cotone elasticizzato, giusto per coprire le braccia e le scollature vertigginose dei suddetti maglioni 
- leggins in tinta coprenti, of course
- stivale adatto
- borsa
- cappotto lungo (che altrimenti A)ti si raffreddano le cosce e B) ti spunta da sotto il maglione)

Insomma insisto: una fregatura

io non ho ancora ceduto al leggins e mi aggiro ancora con i miei vecchi (e stanchi) maglioni datati minimo 3 inverni... 
Ma secondo voi 'sta moda va avanti ancora tanto? no, perché se è solo per una stagione allora tengo duro! Anche perché è da verificare l'effetto che potrebbe fare il leggins su di me... mi sentirei più propensa a mostrare altre parti del corpo che non le cosce... mi sento più ferrata sulla pancia, per esempio, ma in inverno le controindicazioni alla pancia scoperta sono nefaste.
Insomma, non so se si è capito, ma è un grosso problema, paragonabile alla fame nel mondo o alle malattie fulminanti che ti colgono all'improvviso (ciao Mauro)....

Non ci avete capito niente

neanche io 

Sdrammatizzavo un pò. Praticamente abbiamo fatto un pò di shopping compulsivo, che tanto non c'abbiamo una lira, ma è uguale, che magari tra 18 giorni non ci siamo più, o anche prima.

ma adesso vado a letto che è meglio.
Buonanotte. Qui ha ripreso a nevicare (evviva!)

mercoledì 24 novembre 2010

resoconto

Vorrei raccontarvi i miei 3 giorni in Bulgaria senza tediarvi troppo ma mi rendo conto che avrei un sacco di cose da scrivere.
Riassumo dunque nei due punti seguenti: lavoro e relazioni e conto di liquidare in quattro e quattr'otto il primo dei due...
LAVORO dunque: un flop, praticamente siamo andati fin laggiù per il niente, il voto che il Boss ha dato alla visita è stato 4+ ("il + è per incoraggiamento", dice).
RELAZIONI: e qui intendo dire sostanzialmente quella tra me e il Boss. Sapete bene che partivo prevenuta per questo motivo e per me essere prevenuta vuol dire alzare delle barricate intorno. Però il mio innato ottimismo e la fiducia nel prossimo fa si che le mie barricate siano solitamente di carta velina e tendo a "mollare" le difese rapidamente.
Così è stato.
Lui è stato una compagnia piacevole ma non invadente, abbiamo parlato di lavoro, ha scucito qualche dettaglio "da capo", abbiamo spaziato poi nella politica, nella famiglia, nel nostro (mio e del Pi) progetto di B&B ecc ecc ecc.
La prima sera a cena ero senz'altro più "ingessata", ieri sera ero un pò più sciolta.
Però tutto ok. Abbiamo anche riso e francamente è stata una cena piacevole (si è pure scandalizzato venendo a sapere del mio livello in busta paga, pare che ora me lo aumenterà, anche se ciò non significherà un aumento di stipendio, ma questa è un'altra storia...).
Insomma tutto bene.
Arriviamo al dunque.
Ci salutiamo, buona notte a domattina e salgo in camera mia. 
Cerco di mandare un sms al Pi, ma purtroppo i cellulari non avevano costantemente campo: talvolta prendeva, talvolta no. Ecco, ieri sera no. Ho provato un paio di volte ma il messaggio non partiva. Ho spento e mi sono messa a leggere.
Stamattina ho riacceso il telefono con l'intento di inviare quel benedetto sms al Pi e per fare un paio di foto alla mia suite (si, l'albergo aveva fatto over booking e -purtroppo!- ci hanno dovuto mettere in due bellissime suite. Vi dico solo che avevo 2 bagni!) ed ecco che arriva l'sms: "forse avevi paura che ti chiedessi di non dormire sola questa notte, ma il pensiero era lontano da me. Ma cenare con te questa sera è stato bellissimo e forse qualcosa è cambiato..."
si insomma le parole non erano al 100% queste ma il concetto si.
Il bello è che ci ho messo anche un attimo a capirlo, 'sto messaggio! sempre per la mia buona fede e ingenuità.
Poi quando finalmente l'annebbiamento del sonno residuo mi ha lasciato e ho realizzato ho detto ad alta voce: "OMMERDA.E ADESSO?! Per fortuna ieri il cell non andava!"
Mentre mi vestivo e raccattavo la mia roba per la -enorme- stanza continuavo a parlare ad alta voce. 
Alla fine la mia decisione è stata: fingere indifferenza. Quel messaggio non l'ho mai ricevuto. Se poi dovesse far lui riferimento a qualcosa, semplicemente gli dirò: "N-O-N H-O R-I-C-E-V-U-T-O N-U-L-L-A. A-R-G-O-M-E-N-T-O C-H-I-U-S-O"
ma non ce n'è stato bisogno
Non ha fatto cenno a nulla
Probabilmente è talmente avvezzo a certi giochini che se vanno vanno, altrimenti pace.
Quindi pace.

Resta ovviamente un filo di tristezza. Se solo avesse finito il messaggio dopo la frase "ma cenare con te è stato bellissimo" sarebbe quasi stato lusinghiero e avrebbe un pò sfatato la sua fama di donnaiolo, invece l'ha tristemente confermata. 
Ora la mia femminea curiosità galoppa: quante delle colleghe hanno ceduto?

ma poi, CHISSENEFREGA?

Lascio magari per un altro post tutta la riflessione sul come sia facile avere certe occasioni e su come non me ne sia mai accorta perchè ho le fette di salame sugli occhi (eh! la mia Volpe aveva cercato di illuminarmi! C'aveva un sacco ragione!)




domenica 21 novembre 2010

Domani si va (pare)

Lunedi h 12:45
ci riproviamo!
domani dovrei -ormai il condizionale è d'obbligo- partire per la Bulgaria.
Il dubbio questa volta non è di non partire MA di non tornare, perchè il Boss è dal nostro non-viaggio che gira con 2 carte d'identità. Pare non riesca a separarsi dalla prima, l'originale, quella scordata nella giacca. 
Peccato che ne abbia denunciato lo smarrimento per farsi fare il duplicato al volo in aeroporto.
Quindi prevedo che lo beccheranno con 2 documenti e lo metteranno dentro.
Io ho già avvisato la Capa (sua sorella, nonchè altra titolare dell'azienda) che in tal caso non mi assumo nessuna responsabilità, lo abbandono al suo destino e prendo il mio bel volo di ritorno per casa. 

A parte gli scenari apocalittici pare che questa volta il Paciuk sia più tranquillo. Alla fine le "prove generali" del 10 novembre sono servite più che altro a me per capire come gestire al meglio la situazione.
Innanzitutto non ho iniziato a tediarlo con la storia "la mamma parte" troppi giorni prima, tanto non ha il senso del tempo e dirgli "lunedi parto" per lui ha poco significato, comprende solo la parte relativa al "parto" e non al "lunedi", quindi inutile portarsi avanti!
Questo ha fatto si che arrivasse tranquillo fino a ieri, quando ho iniziato a raccontargli le giornate che l'aspettavano: oggi avremmo festeggiato Kitezio, domani andrà al nido e domani pomeriggio andranno i nonni Strani a prenderlo, perchè la mamma prenderà l'aereo.
Abbiamo fatto un disegno di un aereo e la mia faccia che spunta dal finestrino, poi lui e il Pi che restano a terra, ma io e lui siamo legati da un nastrino. Si, come raccontato nel libro "mamma nastrino", dove si spiega che ogni mamma è legata al suo bambino da un nastrino che non si spezza mai, si allunga all'infinito e fa si che i due si ritrovino sempre.

Sembra sempre che i bambini piccoli, che ancora non parlano correttamente, non comprendano. Pensate quel che volete, ma questa sera gli ho ri-mostrato il disegno, gli ho detto "domani mattina lo appendiamo sulla porta della tua camera?" e lui mi ha fatto capire che voleva appenderlo subito, mi ha aiutato a farlo e poi ha dato un bacio all'aereo. Gli ho detto che quando lui prima di andare a letto darà un bacio al disegno, io lo sentirò e gliene manderò uno anch'io, perchè il nastrino che ci lega è indissolubile.

Il Pi in tutto ciò aveva una lacrimuccia che spuntava.
Eh, papone cuore di pietra!

Intanto vi allego una foto del Paciuk che gioca nella sua stanza preferita, a dimostrazione che quanto scritto nel post trash non è una bufala!
A mercoledì!




mercoledì 10 novembre 2010

Cronistoria di un non-viaggio

Questa mattina tutto era pronto: il trolley nuovo nuovo delle misure adatte per volare, i documenti da portare al cliente, il disegno da appendere sulla porta del Paciuk con aereo+mamma+pargolo+nastrini da strappare per ogni giorno di assenza. 
Poi i saluti, abbracci e baci baci baci.
Arrivo in ufficio e finisco di preparare altro materiale per la nostra visita, con la fretta che solo un appuntamento all'aeroporto può dare. Ovviamente proprio questa mattina i tecnici stavano completando il passaggio al nuovo server, quindi PC a singhiozzo. Ma ce l'ho fatta.
Si parte, arriviamo in aeroporto con il giusto anticipo, forse un tantino di più. Il check in era già stato fatto on-line e ci mettiamo in fila per il controllo dei bagagli.
Faccio presente al Boss che serve il documento, oltre alla carta d'imbarco e lui estrae il portafoglio.

Da li: IL PANICO
La carta d'identità non c'è, passa ogni scomparto, richiude il portafoglio e lo riapre, come se potesse azzerare la situazione, ma la carta d'identità proprio non c'è.
Ci spostiamo dalla fila. 
Chiedo "ultimo avvistamento?"
"in Francia, devo averla lasciata dal cliente alla reception"
"ma quando è stato in Francia?"
"lunedì"
"ma se fosse dal cliente magari l'avrebbero chiamata, è registrato con il nome dell'azienda, sanno dove trovarla!"
"mmh forse è nella giacca marrone".

Mentre ci allontaniamo chiama la moglie (santa donna) e le chiede (chiede?) di andare a casa a cercare la carta d'identità.
Peccato che siano le 12,05, casa sua dista 15 km circa e il volo parte alle 12,45. Il gate chiude alle 12,15.
Nonostante questo la santa donna obbedisce. Nel frattempo andiamo al bancone della compagnia aerea dove apprendiamo che si possono fare i documenti in aeroporto. Per la modica cifra di 60 euri dichiari che hai smarrito il documento e te lo rifanno seduta stante.
Comodo!
A quel punto mi parcheggio su una panchina e sfodero il mio libro nuovo nuovo, in attesa che l'astuto Boss si faccia le sue corsette in su e in giù per l'aeroporto a fare le foto tessera e compilare i documenti.
Dopo un pò compare e allora parte la corsa affiancata.
Al controllo bagagli tanto per farci perdere secondi preziosi mi fanno togliere anche le scarpe.
Corriamo corriamo corriamo (i bagagli li aveva tutti lui. Tiè)
Arriviamo al gate

CLOSED

Lui parte con un aggressivo "ma non è possibile! Avevamo avvisato che stavamo arrivando" (?!).
Io tento con un più onesto "avete ragione, ci cospargiamo il capo di sale, ma non si può proprio...?" e faccio gli occhioni da cerbiatta. La hostess si intenerisce (grazie a me, che se era per lui lo mandava -a ragione- a cagare. Sei rimbambito e vuoi anche avere ragione?) e fa due telefonate. 
Passano lunghissimi secondi di attesa.
Poi arriva il responso, anticipato dalla faccia della hostess: NIET, il comandante ha detto di no, è sua l'ultima scelta.
Lui tenta la carta del "ma no, ho anche speso 70 euro di carta d'identità nuova!" Si, 10 euri li hai lasciati di mancia e comunque se sei cretino cosa c'entra la hostess e il comandante? 
Almeno infilati la tua bella coda tra le gambe e zitto. Ovviamente prima ringrazia per il tentativo fatto dal personale, che poteva dirti direttamente "attaccati".

Si è seduto abbattuto su una poltroncina del terminal per riprendere fiato, perché comunque anche se è giovanile c'ha quasi 60 anni e le scorribande per l'aeroporto l'hanno un pò segnato.
Io a quel punto scoppio a ridere e dico "di questa bella giornata le restano i kg che ha perso correndo!"
Poi aggiungo, -perché sono dannatamente ingenua e sempre in buona fede e forse anche un pò cretina- "certo che, visto che i bagagli li ho e tutti sanno che sono via, potrei andare a farmi un giro da qualche parte!" (notate il singolare, please!)
Lui si illumina, si risveglia, si ringalluzzisce: "GIUSTO!"
silenzio per elaborare
"ho la scusa!"
dimmela la cazzata
"diciamo che abbiamo fatto scalo in una città che poi decidiamo, non so, a Budapest e poi abbiamo perso la coincidenza, da li abbiamo la scusa per stare in giro"
io iniziavo a sudare freddo: ma dici davvero? potresti tranquillamente essere mio padre e io non mi chiamo Ruby nè sono minorenne!
Rispondo garbatamente: "Boss, le bugie hanno le gambe corte e con me anche cortissime: non le so proprio raccontare!" e per me l'argomento era chiuso.
Macché
"pensaci WonderP! dai, davvero pensaci! Cosa ti importa? stiamo in giro un paio di giorni!"
Ha insistito per un pò con 'sto "pensaci" (un tempo infinito per la mia percezione), di sicuro sono anche diventata rossa ad un certo punto, che purtroppo questa cosa non la riesco a comandare e poi ho concluso con un "NO, si torna a casa"
Finalmente ha smesso di insistere.

Siamo usciti dal terminal e ci siamo fermati a bere un caffè mentre aspettavamo che la santa donna (che nel frattempo si era fatta 15+15 km per il niente, per confermare che in effetti la carta era nella giacca marrone -almeno per il -prossimo viaggio ne ha due, abbiamo speranza) ci venisse a prendere. Li lui ha fatto ancora qualche battuta da bavoso-sotto-copertura.
Ho virato l'argomento sul Paciuk e sulla meravigliosità e unicità della mia famiglia.
Avrà capito?

Il viaggio ovviamente è rimandato (e con lui il sogno di un paio di cacche in solitudine) e io ora mi procuro delle mutande di ghisa con lucchetto. (Non fate le emancipate: non è lui che decide gli stipendi, ma la sua arcigna sorella, quindi anche la disgustosa ipotesi di concedermi non porterebbe nessun tipo di frutto)



giovedì 4 novembre 2010

Rendez-vous con la volpe

Uffa
avevo scritto un post lunghissimo sull'uscita di ieri con la Volpe, ma il www se l'è mangiato. Burp

In sostanza raccontavo di come le uscite con la Volpe siano sempre fittissime di bla bla bla, ma prima di quelli c'è "l'angolo del lamento", praticamente il primo quarto d'ora lo passiamo a lamentarci delle reciproche rotture di scatole, siano esse figli, famiglia, lavoro o quant'altro. Poi diciamo "stop" e si passa ad altro.
Ieri sera ci siamo dilungate un pò nelle lamentele e probabilmente i vicini di tavolo della birreria dove ci eravamo rifugiate faranno la scelta di restare single e soprattutto di non figliare. Se qualcuno di loro fosse casualmente anche lettore, vorrei tranquillizzarlo: la vita è meravigliosa, i figli una benedizione, andate e moltiplicatevi. Con consapevolezza però, mica che poi veniate a dire "non ce l'avevano detto".

Ieri sera appunto. Il programma doveva essere tutto diverso, l'avevamo pianificato da almeno 10 giorni: divano+plaid+rhum(tisana?)+camino e bla bla bla. Ma il Convivente ha deciso di romperci le uova nel paniere, ha bigiato il corso di inglese e ha occupato il (suo) divano e preso possesso del telecomando, prontamente pigiato sulla partita. Ah il maschio italico come è prevedibile.

Le uscite con la Volpe sono mediamente sempre così: abbiamo un sacco di cose da dirci e quindi parliamo normalmente più velocemente del solito, per poi accorgerci che comunque il tempo non ci è bastato e abbiamo scordato un tot di argomenti. E' un pò come alzarsi da tavola ancora con un pò di fame: ti fa venire la voglia di programmare un nuovo incontro. Gli argomenti dimenticati ieri sera, che la Volpe ha prontamente elencato nella mail del buondì di stamattina sono:
- mia arrabbiatura del nido
- suo discorso sui giochi
- zettel
- weekend alle terme in bianco (suo)
- strofinamenti
- varie ed eventuali
di sicuro ce n'era qualcun altro ma, come ho dichiarato all'inizio, ho perso la prima bozza di questo post e con lei la memoria dell'elenco completo. 

Ma la cosa più bella che mi ha raccontato ieri la Volpe e che mi ha lasciato senza parole è ciò che è accaduto a quella che chiameremo per pudore Amica.
Succede che l'Amica guidi un bolide un pò vecchiotto
Succede che il suddetto bolide tiri le cuoia
Succede che il compagno dell'Amica (conviventi e -guarda caso- con una figlia in comune) abbia una piccola utilitaria che giace inutilizzata in garage.
Ovviamente il bolide viene rottamato e la piccola utilitaria torna in auge. Il compagno però insiste per fare il passaggio di proprietà e l'Amica, pur non comprendendone fino in fondo il motivo e piuttosto restia a cacciare un sacco di euri per il niente, acconsente.
Subito dopo il piano risulta chiaro: il compagno presenta il conto, l'auto costa tremilaeuri.

Non aggiungerò altro se non il commento che ha fatto la Volpe: "almeno se se ne vuole andare può portarsi via, oltre ai mobili pagati da lei, anche l'auto" senza ringraziare, aggiungo io. e magari prenderei anche la creatura, che è venuta tanto bellina nonostante tutto. 

giovedì 28 ottobre 2010

Post trash


Rimbalzo come una pallina in un flipper, in ufficio c'è una quantità di lavoro pazzesca e quando timbro per uscire il programma è altrettanto serrato. Paciuk giustamente pretende tutte le attenzioni per lui e non mi molla un attimo.
Ecco, è appunto questo il mio problema
non mi molla un attimo
neanche
in 
bagno
Ho provato la carta del "vado in bagno, stai qui a giocare!", secondo voi funziona?
Il brutto è che nel bagno verde abbiamo voluto mettere la porta a scrigno, ciò significa che non è necessario arrivare alla maniglia per aprirla, ciò significa che inevitabilmente anche Paciuk abbia imparato farlo. Il P gli ha insegnato a bussare prima, quindi il teatrino è "toc-toc" "chi è" "cucù" porta spalancata, poi richiusa e da capo un paio di volte (paio?!)
Prima di lui anche il Pel ha dimostrato attitudini allo scasso e anche lui adora farti compagnia nei momenti più intimi, soprattutto perchè le mutande odorose sono ancora più a portata di naso, ma il Pel è più facile da convincere ad abbandonare la stanza.
Giusto un inciso per essere chiari a Paciuk NON interessano le mutande odorose, lui in bagno ci viene per farti compagnia, per giocare con l'acqua e il sapone del bidet, per lanciare qualsiasi oggetto a disposizione nella vasca, per aprire l'armadietto pieno di flaconi vari da lanciare nella vasca suddetta. Ma le attività che predilige in verità sono altre: utilizzare lo scopino per pulire piastrelle e muri oppure mettersi al tuo fianco e cercare di guardare dentro il water, alternando le parole "pipì", "pupù" ,"acqua" e cercando di chiudere il coperchio del water sulla tua schiena. Con forza.

Ecco, alla luce di tutto ciò sto diventando stitica. Io che amo tenere una rivista "ignorante" in bagno per poter leggere un articolo per volta, che hanno la durata giusto giusto di una sessione, cerco di aspettare che Paciuk sia a letto per espletare le funzioni fisiologiche, ma non sempre è possibile, quindi il carosello è quello riportato sopra, con la variante del P che entra per recuperarlo a forza e lui che strilla come un'aquila "mammamammamammaaaaaaa" come se me lo stessero strappando dalle braccia per portarlo da Belzebù. E anche in questo caso mi scappa lo stimolo o quanto meno la voglia di finire l'articolo ignorante, che va di pari passo con lo stimolo.

Ho anche pensato di portarmi al lavoro una rivista da nascondere sotto i vestiti come facevano gli adolescenti con ben altri giornaletti, ma forse l'assenza prolungata dalla scrivania desterebbe sospetti e soprattutto avrei dei problemi igienici che immaginate bene.

Insomma, devo aspettare che sia maggiorenne per fare la cacca in pace?




Dopo aver letto il post di Paola ho riflettuto su quanto sia stanca in questo periodo, si, perchè sono talmente stanca che non ho neanche il tempo per fermarmi a pensare quanto sia stanca e questo di sicuro è un bene.

domenica 24 ottobre 2010

Come rovinarsi la giornata

Ma perchè proprio di domenica? non potevo aprire domani la cassetta delle lettere? In fondo lo sanno tutti che di domenica nessuno consegna la posta. Si, ma il sabato si e ieri non avevo controllato.
Oggi già il tempo fa schifo, pioviggina, uffa, ci mancava la CARTELLA ESATTORIALE per una multa del 2007 non pagata.
Ma quando mai? IO UNA MULTA? ma de che?! Volete dirmi che non ricordo 
A)di aver preso una multa 
B)di aver ricevuto la notifica a casa (obbligatoria) e 
C) di aver ignorato anche il sollecito?!
Francamente mi sembra troppo. Il fatto è che ora questi 207 euri li devo per forza pagare, poi eventualmente fare ricorso, non si sa bene partendo da dove.
SGRUNT E SUPER SGRUNT che rabbia!
Tra l'altro la settimana scorsa avevamo già ricevuto un'amena lettera simile per il P: quasi 500 euri per bolli moto non corrisposti negli anni 2003-4-5. Quella moto è stata rottamata più di 3 anni fa e chi li ritrova più tutti i documenti?
Ovviamente dovremo pagare e anche in quel caso, se qualche santo ci fa la grazia di farci ritrovare le prove del pagamento, intentare un ricorso. Che anche se hai ragione mi sembra una cosa lunghissima e difficilissima. Tipo "il castello" di Kafka o "Asterix e le 12 fatiche": ti rimpallano da un ufficio all'altro, da uno sportello all'altro, da un documento all'altro, proprio con l'intento di farti desistere. E con me ci riescono.
Quello che mi fa arrabbiarissimo è che se con i bolli il dubbio di non averli pagati c'è e inoltre si tratta di una tassa che ho evaso, quindi è giusto pagare, per la multa è diverso, il dubbio di NON averla presa mi resta e soprattutto mi fanno arrabbiare tutti quegli interessi di mora maturati dal 2007 ad oggi.
CHE RABBIARABBIARABBIA! Voglio che mi murino la cassetta delle lettere, voglio che i postini si estinguano, che tutte tuttissime le comunicazioni mi vengano notificate via mail! ecchecavolo siamo nel 2010, quasi 2011, le poste sono superate e questa ne è la dimostrazione!
Per fortuna c'è il P che dice di non arrabbiarsi, tanto è uguale, anche se mi arrabbio c'è da pagare e arrabbiandomi non miglioro nulla, però quella sensazione di impotenza e frustrazione non riesco a levarmela di dosso e poi PORCA VACCA DEVO RIMANDARE ANCORA LO SHOPPING!

lunedì 18 ottobre 2010

Vado in gita


AAARRGH!
Andiamo a visitare un sito produttivo e un probabile nuovo fornitore/partner e io in sostanza vado come interprete perché il super Boss si destreggia bene solo con italiano e francese, lingue in Bulgaria notoriamente utilissime.
Quando mi è stato proposto (beh, “proposto” non è la parola giusta, diciamo “comunicato” che è più idonea) ho avuto un iniziale sorriso da gita scolastica, poi quando ho realizzato che dovrò stare via 2 notti mi si è spento l’entusiasmo iniziale.
2 NOTTI! Vuol dire 2 pomeriggi senza i miei ometti, 2 serate senza fiaba, 2 risvegli senza “mammaaaa!” e soprattutto 2 cene con il boss e serate annesse.
Ho cercato conforto pensando di portarmi la copertina di linus: il mio mac con chiavetta per la navigazione, almeno potevo chattare un po’ con il P la sera. Però è chiaro che la mia ignoranza in materia è abissale, visto che il P mi ha riportato alla realtà dicendomi che non ce l’ha mica la chiavetta magica per la Bulgaria! A no? Pensavo che tu ti portavi la chiavetta e poi ti connettevi, indipendentemente da dove ti trovassi! No, quindi niente chat-serale-rinfranca-spirito.
Speriamo solo di preparare bene il Paciuk a questa assenza. La scorsa volta che mi sono assentata per lavoro (2 giorni a Brno ad aprile) avevo iniziato un po’ di giorni prima a spiegargli che sarei partita e ritornata, avevo preparato un disegno (orribile, ma a lui andava bene così) con un aereo, io che spuntavo dal finestrino, la nostra casa + il P + Paciuk + il Pel che mi aspettavano al rientro.
Il disegno è stato appeso il giorno della partenza sulla porta della camera e lui la sera gli ha mandato un bacio (che mi è arrivato forte e chiaro a Brno) e poi il giorno dopo quando sono arrivata l’abbiamo staccato insieme dalla porta.
Questa volta, come consiglia la Psicozia, oltre al disegno, che magari faccio colorare a lui, gli darò un mio oggetto che dovrà custodire fino al mio rientro.  Devo pensare cosa lasciargli. Forse il pigiama che sa di mamma?
Spero vivamente che, come la volta scorsa, anche questa volta si accorga poco o niente della mia assenza e mi auguro di patire più io di lui! Anzi, si accorgerà dell’assenza, ma spero di riuscire a trasmettergli tranquillità e sicurezza e la certezza che torno! Il P passerà le serate a raccontargli da capo la storia della mamma in aereo che va, ma che poi torna!

E’ confermato: il 10 novembre vado in gita con il super Boss in Bulgaria

giovedì 14 ottobre 2010

lunedì 11 ottobre 2010

Non solo l'economia gira

Ho un pessimo rapporto con la corrispondenza cartacea, la trovo inutile, antiecologica, polverosa (dopo che è stazionata mesi sulle varie mensole in casa), costosa, pesante (quando per smaltirla riempio sacchetti interi di carta) e soprattutto ODIOSA da archiviare (vedi riga sopra: staziona mesi prima che mi decida ad affrontarla).
Detto questo ieri la mia banca (che NON è differente), mi ha fatto un bel regalo. Premetto che ho disdetto l'invio di tutta la corrispondenza a casa, optando per l'invio di tutta le comunicazioni via mail.
Bene, ieri cassetta delle lettere piena. Conteneva, oltre alla solita pubblicità che di solito interessa Paciuk, ben 3 lettere della banca:
1) caro cliente, ti avviso che abbiamo cambiato tutte le carte di credito e pos, quindi riceverai presto a casa i nuovi codici
2) caro cliente, eccoti i codici delle nuove carte ecc ecc
3) caro cliente, la nuova carta di credito ti costa euro xxx all'anno, quota che ti abbiamo addebitato sul c/c numero xyz

3 LETTERE SEPARATE! con 3 fogli, 3 buste, 3 francobolli! Ovviamente il costo dell'invio della corrispondenza è a mio carico.
Dite che lo fanno per far girare l'economia o per far girare qualcos'altro?!