lunedì 17 settembre 2012

La mammitudine

Mi sono stupita ieri sera nello scoprire di quanto la mammitudine si sia impossessata di me più di quanto io stessa fossi consapevole.
Dopo mesi e mesi e mesi (ok, forse anni) il Pi ha invitato a cena sua cugina con il marito. Sono persone piacevoli, non ci si frequenta molto ma quando accade si passano momenti sereni.
Loro non hanno figli, nonostante abbiano cercato (cerchino?) di averne. Non so molto altro di questo argomento, perché non siamo così in confidenza per fare domande e la questione è talmente delicata che se non sei più che amico è giusto farti gli affari tuoi (my point of view!).
La serata di ieri mi ha lasciato aperto un interrogativo: sono completamente disinteressati all'argomento "prole" oppure interessa talmente tanto che il non raggiungimento del loro scopo li rende apatici di fronte alla prole altrui? Si, perché Paciuk ieri sera ha fatto la parte del soprammobile. Era seduto a tavola con noi, ma era come se non ci fosse: avevano alzato un bel muro tra loro e lui, non hanno accennato a nulla che lo riguardasse, non gli hanno fatto domande dirette, non hanno fatto apprezzamenti tipo "come è vivace/simpatico/spacca palle/logorroico". E vi assicuro che per riuscire a mettere Paciuk in un angolo ci vuole un'abilità davvero speciale, che il ragazzo è stato da noi soprannominato "Ciuchino", che con il quadrupede ha in comune senz'altro la parlantina-fiume inarrestabile.
E quindi, boh, non ci sono abituata.
Da un lato mi spiace se la loro rigidità fosse dettata da un sentimento "vorrei-ma-non-posso", dall'altro mi ha aperto un mondo: può esistere anche una vita senza figli. Detto così sembra banale, ma io non me la ricordo più la vita di "prima" e non la rimpiango neanche. Semplicemente Paciuk c'è e riempie (completamente!) tutti gli spazi, anche quelli che prima erano già occupati da altro/altri! Ma mi sembra la cosa più naturale del mondo. E anche la più bella, a tratti. E vedere la mia Creatura, il mio Orgoglio così messo da parte e ignorato mi ha fatto pensare "embè? Ma come, non riconosci che è un Esserino speciale?" (speciale anche nella logorrea, ma pur sempre speciale).
Mi sono sentita come una che si presentasse con i capelli fucsia e la cresta e nessuno le facesse commenti, fosse anche "ma che cavolo hai fatto".
E niente, il mondo è fatto anche così. Paciuk è parte del mio mondo (stavo scrivendo "il centro", ma forse è un po’ troppo), non di quello di tutti.

domenica 9 settembre 2012

Sono un pò inacidita

Per fortuna che il Pi mi da manforte e mi rassicura sul fatto che non mi sto inacidendo, ma che c'è gente davvero stronza  strana.
REWIND
I nostri vicini-amici, con i quali abbiamo trascorso anche diverse vacanze, oltre che a cene e serate varie, cambiano casa. Hanno deciso di farlo per ingrandirsi un pò (dettaglio acido: due figli DEVONO avere due stanze, altrimenti come crescono?) e per avvicinarsi ai nonni, che indubbiamente potranno aiutarli nella gestione dei due pupi che hanno messo rapidamente, volontariamente al mondo.
Hanno trovato casa più di 8 mesi fa e sono riusciti a incasinarsi e complicarsi la vita in un modo veramente esemplare, perchè la loro nuova casa sarà pronta indicativamente a gennaio (costruttore permettendo), ma avendo deciso di inserire i bimbi al nido già nel nuovo paese (30 km da qui) avevano deciso di prendere un appartamento in affitto arredato laggiù. Ma fino a settimana scorsa non l'avevano ancora trovato.
A me sembra patologico, ma contenti loro...
Ecco, peccato che NON fossero contenti e trapanassero i cabasisi a tutto il mondo circa quanto fossero stanchi, quanto fosse faticoso, quante cose avessero da fare. Il tutto ancora PRIMA di iniziare a imballare il necessario.
A dir la verità sono tornati stanchi già dalle 3 settimane di mare e ci hanno stracciato i maroni raccontando, a noi che eravamo a casa a scioglierci, quanto fosse stressante stare al mare con due bimbi piccoli. Poi per riprendersi sono andati al lago un'altra settimana.
Ok, di sicuro parte della mia acidità può essere data anche dall'invidia, che loro pare abbiano trovato la gallina dalle uova d'oro, visto che lei è 3 anni che non lavora (per le 2 gravidanze consecutive) e sono comunque riusciti non solo a cambiare casa, ma pure a farsi quel popò di vacanze.
Però adesso arriva l'epilogo e ditemi voi se esagero.
Li abbiamo visti domenica scorsa, per tutto il pomeriggio e parte della serata, al battesimo dei due bambini ed eravamo d'accordo che il martedì sarei salita da loro per fare gli auguri al piccolo, che compiva un anno.
Il martedì non erano in casa e allora ho mandato un sms chiedendo quando li avrei trovati.
Mi hanno risposto che con l'inserimento dei bimbi erano "molto presi, molto stressati" (novità delle novità) e "prima o poi ci vedremo"(ma non lo sapevate la domenica che sarebbe iniziato l'inserimento?).
Ieri mattina li abbiamo visti con un furgone pieno. Ci siamo fermati e -increduli- abbiamo chiesto: "ma avete trovato l'appartamento? state andandovene?", in tutto il pomeriggio di domenica non avevano trovato il tempo di dircelo e noi avevamo smesso di chiederlo perchè andavano in paranoia ogni volta che si toccava l'argomento "casa". La risposta è stata vaga e confusa "stiamo spostando la roba dei bambini, poi finiremo settimana prossima" (ma i bambini staranno nell'appartamento nuovo da soli?! boh).
E poi sono spariti. Non ci hanno nemmeno suonato il campanello per dirci "ciao noi andiamo". Però di fatto non ci sono più.
Vabbè ciao eh! Il regalo per vostro figlio lo riciclo al prossimo compleanno!

venerdì 7 settembre 2012

Sapevo che sarebbe stato peggio, ma speravo di sbagliarmi


Eccoci qui, finalmente dopo incastri da circo, magheggi che nemmeno Silvan e tanta, tanta disponibilità della Nonna Super, abbiamo cominciato l'avventura della materna.
Lo scorso anno ci avevano annunciato un inserimento "soft", poiché già durante l'anno avevano iniziato ad andare a conoscere l'ambiente e le maestre, proprio per ridurre lo "scoglio" dell'impatto con una nuova realtà (che poi è il cancello accanto a quello dell'anno scorso, mica lontano anni luce, ma vabbé).
Avevamo fatto incontri con le nuove maestre, che ci avevano riempito le orecchie di bla-bla, che francamente io, che ero tranquillissima circa questo passaggio, certa che mio figlio (come il 99% dei bambini) avesse gli strumenti per affrontarlo, stavo iniziando a preoccuparmi. Che se continui a dirmi "non preoccuparti, non preoccuparti" a me la domanda mi sorge spontanea: ma visto che in effetti io non mi preoccupo, forse dovrei farlo, almeno poi tu mi tranquillizzi? Insomma ero entrata un po’ in loop, che avevo poi messo in stand-bye (orribili due parole inglesi in una frase sola, perdonatemi) per godermi l'estate e le vacanze.
Ora ci siamo, è tempo di iniziare. E ho già capito che non dovevo preoccuparmi per Paciuk, ma per noi genitori.
Il primo rendez-vous (aridaje con le parole straniere) è stata la riunione di lunedì con tutte le maestre. Ed è risultato chiaro che l'organizzazione non è esattamente una dote della scuola italiana. Si, perché se a 2 giorni dall'inizio dell'anno manca ancora una maestra (la nominano lunedì prossimo, con calma che devono pensarci bene) e non è chiaro se sarà attivo o meno il servizio di posticipo, è inutile che mi dici "ma qui è diverso dal nido, qui sono più bambini", la verità è che c'è disorganizzazione, punto!
E' senz'altro vero che gestire 10 bambini piuttosto che 28 sia molto diverso, ma cosa c'entra questo con il non avere ancora la maestra o il non aver contato i numeri di bambini che necessitano del posticipo, per capire se si possa attivare o meno il servizio? E' chiaro che non è colpa della scuola materna in se, ma dell'istituto comprensivo e della sua segreteria, ma il risultato non cambia.
Mercoledì siamo finalmente andati con i nostri pupi belli come il sole, pronti a trascorrere insieme le due ore che ci erano concesse come primo giorno.
E due ore di compresenza ieri
E due ore di compresenza oggi.
Paciuk già da ieri guardava il Pi con sguardo interrogativo del tipo: "ma che ci fai ancora qui? Ho ritrovato i miei amici, ci sono un sacco di giochi e di cose da fare, perché non vai al lavoro?"
Ma la chicca sarà lunedì: i nuovi arrivati treenni frequenteranno dalle 9 alle 10, poi tutti a casa.
WHAT? Un'ora?!
Praticamente non fa in tempo ad arrivare e decidere con cosa giocare, che è ora di salutare tutti.
La giustificazione è stata: ricominciano anche i mezzani e i grandi e hanno diritto anche loro ad un'accoglienza adeguata. Quale migliore accoglienza della presenza di nuovi nanetti da strapazzare ed maltrattare educare, dopo essere finalmente passati allo status di "più grandi di"?
Alla riunione ci avevano annunciato questo orario un po’ bislacco, che avrebbe dovuto oltretutto protrarsi per TUTTA LA SETTIMANA, e io timidamente avevo chiesto: "se ho ben capito però questo orario è NELLA PEGGIORE DELLE IPOTESI, nel caso cioè che il bambino fatichi ad inserirsi e/o staccarsi dal genitore, giusto?" "si signora, ha capito bene, è nella peggiore delle ipotesi".
Ecco allora non ho capito perché siamo a venerdì pomeriggio e io e il Pi stiamo organizzando l'ennesimo incastro per stabilire chi potrà godere della compagnia del Paciuk lunedì dopo le 10, visto che la Nonna Super ha un altro impegno (e noi, ottimisticamente è vero, non ci eravamo organizzati perché CONOSCIAMO il nostro pollastro ed eravamo certi che ritrovare tutti i suoi amici sarebbe bastato a farlo decollare)…

Suggerimenti?