martedì 31 agosto 2010

Da qualcosa bisogna cominciare





Per gestire il periodo di chiusura del nido ci eravamo attivati già da un po’ chiedendo la disponibilità alla Nonna Super e, anche se un po’ a malincuore, anche ai Nonni Strani, tanto per non abbattere del tutto la preziosa Nonna Super e spartire equamente il carico delle 2 settimane di scopertura.
Ovviamente la Nonna Super ha dato la sua disponibilità.

I nonni strani hanno pensato bene di prenotare le loro ferie proprio in quelle due settimane.

Nota bene: sono già stati in vacanza quest’estate, diciamo che questo ulteriore viaggetto puzza un po’.
Ma tant’è.

Il P, piuttosto alterato dalla cosa, in buona maniera gliel’ha fatto notare, dicendo oltretutto che è da più di un mese che non vedono il Paciuk, che non hanno nemmeno dichiarato il desiderio di farlo e che il nostro ultimo incontro era stato organizzato ancora da noi (e ogni volta sembra di costringerli). Loro hanno risposto dicendo che hanno sempre paura di disturbare -e allora invitateci voi- NON GLI ERA STATO DETTO che avremmo avuto bisogno, che il P PROPRIO NON GLIEL’HA DETTO.

Ma il bello deve ancora venire

Domenica mattina il volenteroso P carica la sveglia alle 6 per accompagnare i Nonni Strani in stazione
Più tardi in mattinata arriva la telefonata del Nonno Strano che ci avvisa del loro arrivo:
NS: Ciao siamo arrivati
Io: Ah bene, tutto ok?
NS: insomma
Io: perché cosa è successo?
NS: alla Nonna Strana non piace l’albergo
Io: ah. Ma dai, vedrete che vi divertirete! (commento tirato fuori con fatica… mi sforzo comunque di fare la nuora modello, talvolta. Anche perché l’alternativa era riagganciare…)
Mi passa la Nonna Strana
NS: ciao siamo arrivati ma l’albergo è davvero brutto
Io: ma dai! Vedrete che vi divertirete! (e due!) e poi siete in vacanza no? Meglio in vacanza eh!
NS: no, meglio a casa tua con tutte le tue cose
A questo punto non ce l’ho fatta, non mi sono trattenuta
Io: beh, non ve l’ha mica ordinato il medico di partire! Avete deciso di andare in ferie, almeno godetevela!
La Nonna Strana ha continuato con la sua lamentela borbottante sul fatto che l’albergo è brutto, uffa, ecco.

E io mi chiedo: ma è proprio obbligatorio frequentarsi?
Intendo dire: se PROPRIO non c’è nient’altro da spartire se non la provenienza genetica, bisogna proprio sforzarsi? Il P stesso sostiene che non siano i suoi genitori, che probabilmente è stato scambiato nella culla o recapitato dagli extraterrestri, perché proprio con la sua famiglia ha zero in comune.

Mi spiace che Paciuk ci senta mentre io e il P parliamo dei Nonni Strani e ne denunciamo le stranezze, ma fingere mi viene malissimo

Forse se gli insegno da subito che le energie e il tempo che abbiamo dobbiamo investirli con chi ci merita si evita un pò di fatica. 
Però questa è una cosa che si impara con gli anni e quindi forse è giusto che anche lui ci sbatta il naso.

Accipicchia, che si fa?
semplicemente continueremo come ora: frequentarci poco, stranirci ad ogni incontro e -da parte mia- continuare comunque a pensare che se il P è il P (extraterrestri a parte) è per reazione a quello che sono loro. Quindi ce li teniamo. E Paciuk? boh, vedremo...