martedì 12 giugno 2012

Notizie dal Fronte

Inspira, espira, inspira, espira

Se ci si potesse limitare a questo, sarebbe facile. Il problema è concentrarsi SOLO su quello, sul respiro.

Giornate settimane periodo difficile al lavoro. Mi sento come l'asino della storiella, quello a cui il padrone riduce progressivamente le razioni di cibo fino a smettere completamente di nutrirlo per poi affermare "che sfortuna, proprio ora che aveva imparato a non mangiare è morto".

La goccia che ha fatto traboccare il vaso questa settimana è la totale definitiva e ingestibile mancanza di organizzazione.

Ok, io sono un filino paranoica, mi piace avere tutte le cose pianificate o quanto meno un abbozzo di pianificazione. Se so che ho una determinata scadenza non mi piace arrivare all'ultimo minuto, che la mia saggia mamma mi ha insegnato che l'imprevisto è dietro l'angolo e quindi rischi di ritardare, se sei sempre sul filo di lana. Quindi mi ritengo ben organizzata. Nella mia programmazione mentale, da quando c'è Paciuk, prendo in considerazione anche l'imprevisto, cioè il buttare a pallino la mia pianificazione. Ho fatto passi da gigante, prima un cambio di programma mi frustrava a mille, è bastato aggiungerlo nel mio file mentale e lo gestisco molto meglio.

Però al lavoro questa cosa non funziona, o meglio, non riesco a farla funzionare quando PALESEMENTE le cose si sarebbero potute organizzare prima. Mi spiego: se c'è un'emergenza io reagisco bene, ma se ritengo che quella NON è un'emergenza ecco, vado ancora in palla.

Tutta questa sbrodolante premessa per raccontarvi il mio inizio di settimana. Il fine è avere il vostro appoggio, quindi sfoderate buone parole e pacche sulle spalle, please.

Da ieri una collega è in ferie e questo rientra nel novero delle cose pianificate. Ci siamo incontrate settimana scorsa per fare un mini passaggio di consegne e, pur sapendo che il carico di lavoro sarebbe indubbiamente aumentato, so anche che si tratta di una sola settimana, poi toccherà a me.

Lo sparo nella notte è stata la notizia di ieri mattina: "oggi arriva la stagista."

Ora, è almeno 2 mesi che mi hai detto che sarebbe arrivata questa tizia francese e si sarebbe fermata 4 settimane. Peccato non mi avessi mai detto QUANDO sarebbe arrivata. Escludo tu l'abbia saputo sabato sera, o no?!

Ma non è finita qui. Chiedo: "quindi?" risposta: "pensavo di farle fare l'archivio aiutata da S:" "bellissima idea!"

Peccato che quando poi la poveretta si è palesata, di fronte a lei e a suo padre (che è il nostro agente) ha detto "tu cara stagista sarai l'ombra di WonderPi".

WHAT?

Quindi in sostanza ce l'ho attaccata al sedere da ieri, senza sapere cosa farle fare, con una quantità immane di lavoro (=il mio solito –già di per sé denso + quello della collega).

C'è anche un lato comico però. Ieri il genio della lampada (sempre il capo, ovviamente) mi chiede: "tu sai che orari fa D?" perchè dovrei sapere che orari fa D, visto che è in un altro ufficio, in un'altra palazzina? "ehm no, perché non lo chiede a D?" "visto che lei abita verso xyz volevo chiederle se può passare a prendere ogni mattina la stagista e riportarla a casa la sera"

Forse a voi non fa tanto ridere, perché non sapete:

A. Che la collega D è la donna più ringhiante e abbaiante che si sia mai vista sulla terra, una che grazie al ringhio si è fatta terra bruciata intorno e infatti ora che la collega è in ferie tutti vengono da me "perché sai, se chiedo a D è un macello" (ma vaffanculo – ndr)

B. Che il luogo dove risiede D dista circa 25 km da dove risiede la stagista, è vero che per arrivare al lavoro PIU' O MENO ci passa vicina, ma vuol dire deviare completamente strada (=uscire dalla circonvallazione e immettersi in città, tanto per capirsi)

C. Infine è necessario chiarire che non viviamo nel terzo mondo, che, se pur modesti, abbiamo dei mezzi di trasporto pubblici dignitosi e, infine, la stagista è anche abbastanza sveglia, può sicuramente cambiare 2 mezzi per arrivare qua!

Alla fine il capo è riuscito a trovare un volenteroso che ogni mattina andrà a prenderla, per il rientro… boh, non pervenuto.

Ah, al capo era sfuggito che io settimana prossima non ci sarò e no, nel nostro bungalow non c'è spazio per la stagista, quindi se la pipperà lui (o la persona cui riuscirà ad appiopparla)

Ha condiviso con me la sua brillante idea di farle caricare gli ordini. Ho timidamente (?) fatto presente che non ha mai nemmeno visto il nostro programma gestionale, ma che se LUI si assume la responsabilità degli ordini che carica, proceda pure. Per spiegarle l'utilizzo del gestionale e controllare ad uno ad uno gli ordini caricati ci vuole più tempo che non a inserirli ex-novo…

Ma è una legge universale che i capi siano mediamente più stupidi dei loro sottoposti?