sabato 4 gennaio 2014

Vi presento Puzzola

Come si fa a riprendere il filo del discorso dopo così tanto tempo di silenzio? Forse partendo dalla fine: il 16 dicembre è nata LittleStar, prontamente soprannominata Puzzola per la condizione costante in cui versa tra rigurgiti e altre produzioni proprie.
Se ripenso alla giornata che si è conclusa con la sua nascita mi prende un senso di tenerezza e meraviglia che spero di riuscire a conservare a lungo, magari per sempre, per potergliela poi raccontare.
Il termine, la DPP era fissata per il 23 e io già mi vedevo in ospedale il giorno di Natale, con nessuna visita e un pranzo tristarello al tavolino della mia camera, invece il 16, esattamente una settimana prima, verso le 13 sento la pancia indurirsi in modo un pò più "deciso" rispetto ai giorni prima, ma niente di doloroso. 
Il pomeriggio scorre tranquillo, sempre con questi "indurimenti" di pancia che mi accompagnano e -mi pare- diventano più costanti e ritmati, ma di certo non dolorosi, infatti alle 16 vado a prendere Paciuk alla scuola materna senza alcun problema. Inizio però a tener d'occhio l'orologio e mi accorgo che in effetti queste contrazioni si stanno sempre più ravvicinando. Rientrata a casa con Paciuk mi fiondo in doccia e verso le 17 chiamo il Pi e gli dico di non allontanarsi troppo e di cercare di arrivare a casa presto, che no, di sicuro non sono "quelle giuste", ma preferirei fosse nei paraggi. Contemporaneamente invito a cena la NonnaSuper, dicendole che no, non sono "quelle giuste", ma preferisco che sia a portata di mano, visto che non guida, per evitare di doverla andare a prendere a orari assurdi. Se poi si risolve in un nulla di fatto la riportiamo a casa dopo cena.
Verso le 18 siamo tutti a casa, il Pi super agitato che mi scruta di continuo e io che in effetti inizio a sentire qualcosa: da semplice "indurimento" diventa un pò più fastidioso, ma questo non mi frena dal mettermi a tavola e mangiare un boccone rapido, prima di lasciare casa alle 19,20 alla volta dell'ospedale, dopo aver rassicurato e abbracciato un Paciuk curioso e in osservazione.
Arrivo in ospedale, suono il campanello del blocco parto e all'apertura della porta dichiaro "sono alla 39° settimana e ho contrazioni ogni 7-8 minuti". L'ostetrica mi guarda perplessa e afferma "detto così non si direbbe proprio" e io: "aspetta la prossima contrazione, poi vedrai! Ah! dimenticavo, è il secondo figlio e il primo l'ho scodellato piuttosto rapidamente" "Ah, allora le cose cambiano", è la risposta dell'ostetrica.
Mi attaccano il monitoraggio e controllano i miei esami e i documenti. Mi chiedono se voglio l'epidurale, rispondo "boh, vediamo come procede", perché fino a quel punto non si poteva davvero parlare di veri e propri dolori da parto. Alle 20 mi visitano e dichiarano: "sei di 5 cm. Perché invece dell'epidurale, visto che sei già arrivata fin qui, non provi ad entrare in vasca? poi se vuoi sei sempre in tempo a ricorrere all'epidurale". Acconsento. Aprono l'acqua per riempire la vasca.
Nel frattempo le contrazioni si fanno intense. Chiedo all'ostetrica: "nascerà oggi?" lei guarda l'orologio e afferma "mah, abbiamo 4 ore, se dici che con il primo hai fatto velocemente, magari si".
Non finisce la frase che io esplodo "SENTO DI DOVER SPINGERE!" e l'ostetrica serafica "e allora fallo!" "ma sono solo di 5 cm!" "tranquilla, asseconda le spinte".
Eeeeee una (l'ostetrica apre la porta e grida a una collega "chiudi l'acqua, qui nasce")
Eeeeee due
Alla terza la testa é fuori ed rimane li fino alla quarta, decisiva spinta.
Ore 20,28 Puzzola é raggomitolata sul mio petto, sporca e ancora col cordone attaccato.

Che altro aggiungere? che il "secondo giro" è pazzesco, è tutto più veloce, non solo il parto. Per esempio ci ho messo diverse settimane ad innamorarmi perdutamente di Paciuk, mentre Puzzola l'amavo che ancora non eravamo state dimesse dall'ospedale. Vivo tutto con molta più serenità, persino le notti faticose e le lunghe poppate, consapevole che poi passa, che sono solo fasi che in un soffio saranno già passate e lei sarà grande come è grande Paciuk, meravigliosa e unica come lo è lui.
Buona vita mia Puzzola.

p.s. oggi siamo riusciti a farle -finalmente- il primo bagno, ma il soprannome non lo cambio ;)