domenica 26 dicembre 2010

Riflessione (amara?)

Grazie alle feste riusciamo sempre a fissare qualche rendez-vous con amici più o meno vicini. Si organizzano aperitivi, cene, dopo-cena cercando di incastrare più persone possibili.
Abbiamo iniziato giovedì sera con un piacevolissimo aperitivo a casa di amici, la serata iniziava dalle 19 circa in poi, noi siamo arrivati alle 19,30 e la cosa bellissima è stato raggiungere la dimora a piedi, visto che abitano a non più di 7 minuti da casa nostra (ed in effetti è assurdo che ci si veda così poco, ahimè).
Raggiunta la casa abbiamo trovato un ambiente piacevolissimo (a parte una casa da paura! bellissima!), con nani di varie età, in varie faccende affaccendate: chi giocava, chi ciucciava...
C'era un bel tavolo con varie leccornie e la serata si è svolta in modo impeccabile: i bimbi sono stati bravissimi (erano 8 in tutto, dai 7 mesi ai 6 anni), hanno giocato e mangiato e anche loro si sono integrati bene nella serata.
Il Paciuk ha retto egregiamente fino alle 22,30 (ventidueetrenta!!!) poi ha implorato di andare a nanna. Eravamo d'accordo col P che fino a quando avesse dimostrato di "reggere" ci saremmo fermati, poi ci saremmo diretti a casa. E così fu.
La mattina dopo ha pure dormito fino alle 9,30: miracolo nel miracolo!

Fin qui tutto bene

Ieri sera, vigilia di Natale, c'era invece il consueto ritrovo con gli amici di più vecchia data, quelli con cui ci si è sempre visti la vigilia verso le 22,30, sempre in casa di qualcuno, per fare l'ultima sbicchierata aspettando mezzanotte.
Ora, io non voglio fare la bacchettona, ma da quando c'è Paciuk ci è diventato difficile accedere a questo evento "mondano". Trascinarlo fuori da casa alle 22,30 è secondo me una violenza inaudita e egoista, considerando che normalmente va a dormire alle 20,30. Se sei già in giro per cena e fai un pò tardi è diverso, perchè sono occasioni eccezionali e anche lui si lascia prendere dall'adrenalina e regge un pò di più.
Avevamo avvisato che probabilmente solo uno dei due sarebbe andato e visto che lo scorso anno era stato a casa il Pi, quest'anno il turno a casa era mio. E quindi, senza nemmeno troppo rammarico, ho salutato il Pi che raggiungeva i nostri amici.
TUTTI gli altri si sono presentati con la prole, in tutto una decina di bambini, dai 5 mesi ai 6 anni.
Faccio davvero fatica a capire come facciano. Non penso si tratti solo di attitudine diversa dei bambini, che magari la sera reggono di più, ma in parte di vero e proprio menefreghismo dei genitori.
La conferma è arrivata dal Pi al suo ritorno: c'aveva i capelli lisci (e chi lo conosce, sa cosa significhi!). Nel sonno ho bofonchiato un retorico "tutto bene?", ma non ho ricevuto la retorica risposta sussurrata "si" che mi aspettavo, ma "per niente". A quel punto ho attivato un altro mezzo neurone e mi sono fatta raccontare: praticamente c'era un'orda di nani urlanti e inferociti che scorrazzavano come barbari per la casa, incuranti di qualsiasi regola e norma di buona educazione. Mangiavano in giro, correvano, urlavano e poi urlavano e urlavano ancora.
I genitori? imperterriti tutti intorno al tavolo, talvolta si giravano annoiati e urlavano (pure loro!) un "non si fa così!" e poi si rigiravano per riprendere il discorso dove era stato lasciato.
Il Pi era parecchio innervosito e scocciato e ha ringraziato il cielo che il Paciuk fosse tranquillo nel suo lettino, perchè sarebbe stato difficile pretendere di fargli rispettare le regole in mezzo a quella Babele. Già in un'altra occasione con lo stesso gruppo di amici tutti i nani saltavano sul divano e quando noi abbiamo tentato un timido "non si salta sul divano!" qualcuno ci ha anche risposto che eravamo troppo rigidi, "perchè non si può saltare sul divano?" e li sono davvero cadute le braccia! Più o meno ieri è stato uguale, solo all'ennesima potenza.

Due riflessioni:
1) penso che sia NECESSARIO, quando arrivano i nani, adeguarsi ai LORO ritmi, che non significa assolutamente chiudersi in casa e dimenticare le amicizie, ma solo cercare di rispettare i loro orari, magari non vedendosi alle 22,30...
2) Quando ci si vede in gruppo, SOPRATTUTTO quando ci si vede in gruppo, le regole vanno fatte rispettare mannaggia la miseria! (lo dice anche Tata Lucia eh eh eh!) non esiste che in casa d'altri sia tutto permesso e lecito, perchè a me adesso viene una sincope al pensiero di invitarli a casa mia, perchè sul MIO divano NON si salta! e non si mangia in giro per la casa, ma seduti al tavolo ecc ecc ecc

1+2 fa inequivocabilmente 3= l'arrivo dei nani allontana degli amici, o semplicemente evidenzia delle differenze che prima non avevano importanza e che ora sono in primo piano. Gli stessi amici  che hanno prolificato prima di noi e che frequentavamo quando Paciuk ancora non c'era (abbiamo pure fatto le ferie con loro e i loro 2 nani, io e il Pi!) ora ci sembrano degli extraterrestri e non capiamo se siano cambiati loro o se eravamo noi che non ci accorgevamo... e pensare che ci parevano pure bravi genitori!
Però
Contemporaneamente abbiamo scoperto e ri-scoperto degli amici con i quali prima pensavamo di avere meno affinità e che invece stiamo trovando molto simili a noi.
La genitorialità è un alto elemento di confronto e scontro che va ad aggiungersi agli altri argomenti di conversazione, di scambio, di condivisione. Occupa una buona fetta della propria vita e forzatamente anche della vita di relazione.
Non accorgersene è da sciocchi, negarlo da cretini.


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