mercoledì 10 novembre 2010

Cronistoria di un non-viaggio

Questa mattina tutto era pronto: il trolley nuovo nuovo delle misure adatte per volare, i documenti da portare al cliente, il disegno da appendere sulla porta del Paciuk con aereo+mamma+pargolo+nastrini da strappare per ogni giorno di assenza. 
Poi i saluti, abbracci e baci baci baci.
Arrivo in ufficio e finisco di preparare altro materiale per la nostra visita, con la fretta che solo un appuntamento all'aeroporto può dare. Ovviamente proprio questa mattina i tecnici stavano completando il passaggio al nuovo server, quindi PC a singhiozzo. Ma ce l'ho fatta.
Si parte, arriviamo in aeroporto con il giusto anticipo, forse un tantino di più. Il check in era già stato fatto on-line e ci mettiamo in fila per il controllo dei bagagli.
Faccio presente al Boss che serve il documento, oltre alla carta d'imbarco e lui estrae il portafoglio.

Da li: IL PANICO
La carta d'identità non c'è, passa ogni scomparto, richiude il portafoglio e lo riapre, come se potesse azzerare la situazione, ma la carta d'identità proprio non c'è.
Ci spostiamo dalla fila. 
Chiedo "ultimo avvistamento?"
"in Francia, devo averla lasciata dal cliente alla reception"
"ma quando è stato in Francia?"
"lunedì"
"ma se fosse dal cliente magari l'avrebbero chiamata, è registrato con il nome dell'azienda, sanno dove trovarla!"
"mmh forse è nella giacca marrone".

Mentre ci allontaniamo chiama la moglie (santa donna) e le chiede (chiede?) di andare a casa a cercare la carta d'identità.
Peccato che siano le 12,05, casa sua dista 15 km circa e il volo parte alle 12,45. Il gate chiude alle 12,15.
Nonostante questo la santa donna obbedisce. Nel frattempo andiamo al bancone della compagnia aerea dove apprendiamo che si possono fare i documenti in aeroporto. Per la modica cifra di 60 euri dichiari che hai smarrito il documento e te lo rifanno seduta stante.
Comodo!
A quel punto mi parcheggio su una panchina e sfodero il mio libro nuovo nuovo, in attesa che l'astuto Boss si faccia le sue corsette in su e in giù per l'aeroporto a fare le foto tessera e compilare i documenti.
Dopo un pò compare e allora parte la corsa affiancata.
Al controllo bagagli tanto per farci perdere secondi preziosi mi fanno togliere anche le scarpe.
Corriamo corriamo corriamo (i bagagli li aveva tutti lui. Tiè)
Arriviamo al gate

CLOSED

Lui parte con un aggressivo "ma non è possibile! Avevamo avvisato che stavamo arrivando" (?!).
Io tento con un più onesto "avete ragione, ci cospargiamo il capo di sale, ma non si può proprio...?" e faccio gli occhioni da cerbiatta. La hostess si intenerisce (grazie a me, che se era per lui lo mandava -a ragione- a cagare. Sei rimbambito e vuoi anche avere ragione?) e fa due telefonate. 
Passano lunghissimi secondi di attesa.
Poi arriva il responso, anticipato dalla faccia della hostess: NIET, il comandante ha detto di no, è sua l'ultima scelta.
Lui tenta la carta del "ma no, ho anche speso 70 euro di carta d'identità nuova!" Si, 10 euri li hai lasciati di mancia e comunque se sei cretino cosa c'entra la hostess e il comandante? 
Almeno infilati la tua bella coda tra le gambe e zitto. Ovviamente prima ringrazia per il tentativo fatto dal personale, che poteva dirti direttamente "attaccati".

Si è seduto abbattuto su una poltroncina del terminal per riprendere fiato, perché comunque anche se è giovanile c'ha quasi 60 anni e le scorribande per l'aeroporto l'hanno un pò segnato.
Io a quel punto scoppio a ridere e dico "di questa bella giornata le restano i kg che ha perso correndo!"
Poi aggiungo, -perché sono dannatamente ingenua e sempre in buona fede e forse anche un pò cretina- "certo che, visto che i bagagli li ho e tutti sanno che sono via, potrei andare a farmi un giro da qualche parte!" (notate il singolare, please!)
Lui si illumina, si risveglia, si ringalluzzisce: "GIUSTO!"
silenzio per elaborare
"ho la scusa!"
dimmela la cazzata
"diciamo che abbiamo fatto scalo in una città che poi decidiamo, non so, a Budapest e poi abbiamo perso la coincidenza, da li abbiamo la scusa per stare in giro"
io iniziavo a sudare freddo: ma dici davvero? potresti tranquillamente essere mio padre e io non mi chiamo Ruby nè sono minorenne!
Rispondo garbatamente: "Boss, le bugie hanno le gambe corte e con me anche cortissime: non le so proprio raccontare!" e per me l'argomento era chiuso.
Macché
"pensaci WonderP! dai, davvero pensaci! Cosa ti importa? stiamo in giro un paio di giorni!"
Ha insistito per un pò con 'sto "pensaci" (un tempo infinito per la mia percezione), di sicuro sono anche diventata rossa ad un certo punto, che purtroppo questa cosa non la riesco a comandare e poi ho concluso con un "NO, si torna a casa"
Finalmente ha smesso di insistere.

Siamo usciti dal terminal e ci siamo fermati a bere un caffè mentre aspettavamo che la santa donna (che nel frattempo si era fatta 15+15 km per il niente, per confermare che in effetti la carta era nella giacca marrone -almeno per il -prossimo viaggio ne ha due, abbiamo speranza) ci venisse a prendere. Li lui ha fatto ancora qualche battuta da bavoso-sotto-copertura.
Ho virato l'argomento sul Paciuk e sulla meravigliosità e unicità della mia famiglia.
Avrà capito?

Il viaggio ovviamente è rimandato (e con lui il sogno di un paio di cacche in solitudine) e io ora mi procuro delle mutande di ghisa con lucchetto. (Non fate le emancipate: non è lui che decide gli stipendi, ma la sua arcigna sorella, quindi anche la disgustosa ipotesi di concedermi non porterebbe nessun tipo di frutto)



8 commenti:

  1. Tu ingenua ed in buona fede (anch'io sono così! quindi non è una critica), lui molto molto marpione...speriamo che abbia capito!

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  2. Eh, anche perchè lunedì ci riproviamo!
    Rientro mercoledi
    Devo re-impostare tutta l'architettura con il Paciuk
    uff

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  3. aha ma allora i commenti funzionano...giuro ho provato a scrivertene due settimana scorsa, ma me li ha mangiati - vediamo se questo arriva o se proprio ho l'account tarocco.
    Volevo solo esprimere la mia solidarieta' per il capo bavoso (ma come si permette?!?).
    E anche i miei ossequi per il magico tab nel tuo blog, che non ho idea di come si faccia e non oso addentrarmi nell'html (tzk, che principiante...)
    Alllora buon viaggio settimana prossima, e buone cacche in liberta' ;-)

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  4. Sfollicolatamente: grazie per gli ossequi ma.... cosa è un tab? se l'ho fatto giuro non lo sapevo!
    Serena: si speriamo, poi mercoledi vi racconto!

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  5. massi', quella parte con il Vocabolario Paciuk-Italiano..come si chiama? E soprattutto, come hai fatto sta magia?!

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  6. ah! ma tu parli strano cara mia! devo essere andata nelle impostazioni o giù di li e deve esserci un tasto tipo "nuova pagina"... si insomma, ho un pò improvvisato, ho visto che altri blog avevano pagine multiple e il mio orgoglio ne è stato solleticato!
    Ma tu hai iniziato a punturarti?

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  7. Trovata!! La funzione per aggiungere la pagina al blog, grazie! Non che io sappia cosa scrivere in una apagina aggiuntiva, ma almeno ora so come si fa.
    Ora sono al 10o giorno di sperazzamento, e tutto procede bene (al di la di ogni aspettativa, ma c'e' ancora moltissima strada da fare! aggiorno presto, giuro giuro)

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  8. ecco, io intendevo decimo giorno, ma sembra centesimo...alla faccia dello sperazzamento

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