mercoledì 19 gennaio 2011

Volpe-contributo #5


Douce maman


Stavo per intitolare MAMAN e basta, poi mi è sovvenuto che così si chiamava la mamma dello psicoetc. dell’OTTAVA VIBRAZIONE e ho preferito cambiare..

Ieri son stata a pranzo dalla mia douce maman. Da sola. Senza pargola a catalizzarne attenzioni ed effusioni. E’ stato breve intenso e bellissimo. Abbiamo chiacchierato un po’, con la serenità di un lontano tempo, e soprattutto silenziato un po’, con quella naturalezza che solo con gli intimi funziona.
Poi sono tornata al lavoro, felice e colma di gioia.
Ma mi son chiesta - per la prima volta da che mi ha partorita con dolore- se la amo come merita e come si aspetta; se possa sentirsi ripagata dal mio affetto, dalla mia presenza, dalle mie confidenze, dalla mia vicinanza non solo fisica.
Da quando sono mamma anch’io sono più tollerante nei suoi confronti, più paziente e flessibile. E anche se riesco ancora ad odiarla con intensità spaventosa il ventaglio si è ampliato dal lato dell’amore. Ma basterà?
Dopo anni di fatica sacrificio rinuncia varie ed eventuali, sarà fiera di me vivrà anche della mia gioia riflessa o sentirà di averci perso qualcosa?!
Paüra!

2 commenti:

  1. Ma CERTO che e' orgogliosa di te!!
    Forse non lo esprimera' ogni giorno, da brava Swiss Maman, ma cio' non vuol dire che non lo sia.
    (attendo con ansia la dose di tollerenza che viene dall'avere un pupo io stessa...)

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  2. E' già una immensa fortuna poter godere l'una della presenza e vicinanza dell'altra, poterci essere l'una per l'altra. E per una come me che la mamma l'ha persa "troppo presto", poter respirare vicine, ascoltarsi o anche solo guardarsi sarebbe già una fonte di gioia impagabile. Son le piccole cose che contano, quelle che rendono felice una mamma: la tua serenità, saperti in salute e felice, saperti viva e presente. Queste son cose che ho capito io dopo averla persa.
    Io sarei fiera di avere uan figlia che si pone le domande che ti poni tu :))

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