martedì 25 gennaio 2011

il tunnel

Venerdì in un colpo ho fatto un balzo indietro lavorativo di un anno.
Avete presente quando si dice "vedere la luce in fondo al tunnel"? Ecco, io la vedevo, ma me l'hanno spenta e mi hanno riportato all'inizio del tunnel. Che palle.
Ecco il dettaglio: da tempo ormai immemore esiste il progetto secondo il quale dovrei smettere di occuparmi di inserimento ordini e sollecito consegne e fare per davvero la segreteria commerciale.
All'inizio erano solo bla-bla del capo, ma poi si sono concretizzati in un trasloco fisico in un altro ufficio e l'acquisizione lenta e costante di nuove mansioni. All'inizio è stato faticoso perchè l'aggiungersi di nuovi compiti non era accompagnato dallo smaltimenti di altre incombenze, poi -MAGIA!- finalmente pezzo per pezzo stavo mollando la gestione quotidiana dei clienti (soprattutto le telefonate e e-mail di sollecito, che odio profondamente!) e a dicembre mi era stato confermato che avrei potuto anche ufficializzare il passaggio ai clienti stessi.
Venerdì la doccia fredda: ci sono in atto un pò di spostamenti negli uffici, hanno dato l'out-out ad un collega: o accetta di cambiare ufficio o quella è la porta. Lui ha accettato ad una sola condizione: portarsi via per le nuove mansioni anche quella santa collega che mi stava permettendo di vedere la suddetta luce in fondo al tunnel.
Quindi lo scenario è il seguente: io mi ripiglio tutti i clienti spaccapalle di cui mi ero felicemente liberata e contemporaneamente mi devo pure tenere le nuove mansioni, perchè quelle me le ha "cedute" direttamente il capo (pure lui oberato) e difficilmente se le riprenderà.
Oltre all'essere spaventata dalla mole di lavoro che mi aspetta, sono frustrata dall'enorme passo indietro che sto per fare e quel che è peggio conosco fin troppo bene i tempi biblici di reazione dell'azienda, quindi prevedo che prima che arrivi una nuova collega Paciuk sarà diplomato se non laureato.
Sapete come mi sento? Come uno scalatore che impiega tutti i suoi sforzi per procedere lungo il sentiero e dopo un bel pezzo di tragitto il terreno gli frana sotto i piedi e lui si ritrova all'inizio del percorso.
Oltre al problema di TROVARE qualcuno in sostituzione della collega che cambia mansioni, dovrò anche cominciare da capo a spiegare al nuovo venuto il lavoro. Si, perchè altra cosa che conosco fin troppo bene dell'azienda è la sua capacità di riciclo, soprattutto del personale. Qualche anno fa per sostituire una collega in maternità avevano preso una ragazza dalla produzione: aveva lavorato 15 anni sempre alle presse e ricordo che non sapeva   usare word. Lei aveva detto di saperlo fare, ma significava che se qualcuno gli apriva una pagina nuova ci sapeva scrivere sopra. Salvare era tutta un'altra storia.
Ecco, io per alcune settimane avevo investito la mia energia con questa poveretta (si, perchè non era mica colpa sua, ma di chi aveva avuto la malsana idea di metterla in ufficio senza una formazione preventiva adeguata) per poi vederla tornare alle presse (grazie al cielo, ma che brutta esperienza per tutti).
Quindi, riassumendo, ora temo: 
A- di sapere CHI verrà
B-di cominciare da capo la formazione. Io notoriamente ho pochissima pazienza, gran parte della quale è attualmente e legittimamente dedicata al Paciuk. Per il lavoro ne resta il minimo indispensabile per la gestione quotidiana. La formazione dell'ennesima persona (si, perchè non vi sto a tediare, ma sarebbe la 5° persona cui "infondo il sapere") ne richiede tanta, perchè anche se arriva qualcuno con esperienza, l'acquisizione di certi meccanismi e di certe "malizie" impiega un bel pò di tempo.

Mamma mia che non voglia.
Per ora cerco di non pensarci e vivo alla giornata.
Domani si parte per Brno con il capo (non QUEL capo, un'altro), vedremo se riuscirò a scucire maggiori dettagli, ma mi è parso di capire che anche lui ne sappia poco, allo stato attuale e stia subendo le scelte prese sopra di lui.

Che dire? la primavera è vicina, abbiamo già deciso e prenotato le ferie estive e a marzo ci aspetta un bel weekend al mare con Kitezio, Psicozia & Co, oltre che Volpe & Family.
Concentriamoci sulle cose importanti.


7 commenti:

  1. Dato lo scenario non resta che pensare alle cose importanti.
    Però che palle!! Profonda solidarietà....

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  2. Grazie Serena! la solidarietà è proprio ciò di cui necessito ora!
    poi citando un mio ex-collega mi ripeto come un mantra "lasciamoci stupire", magari le cose si aggiusteranno meglio di quanto mi aspetti. Sperare è gratis.

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  3. Come ti capisco....tra un po' la mia collega va in maternità e già tremo...la ragazza che la sostituirà è una neolaureata di cui il capo non ha fiducia...e quindi vorrà dire che ricorrerà sempre sempre sempre a me....come quasi fa già ora...ma moooooolto peggio!
    Io non ho speranza di sperare ... che balle!!!!

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  4. come ti capisco...da me all'asilo ogni volta che arrivava qualche tirocinante me l'appioppavano in class emia...e che piza rispiegare ogni singolo gesto che si fa a chi non ne capisce nulla..però che vuoi fare...anche noi una volta eravamo alla prima esperienza...chiunque arriverà prima o poi capirà da solo cosa e come fare!!!

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  5. @eteVaM: almeno una sostituzione per te l'hanno prevista! figurati che prima della mia maternità 2 mie colleghe sono rimaste incinta contemporaneamente e ho portato avanti "la baracca" praticamente da sola (ah no, c'era la poveretta che arrivava dalle presse...)
    @Finalmentemamma: è vero che tutte siamo state alla prima esperienza, il problema è che è troppo recente la scorsa formazione che ho dovuto fare, a vuoto!

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  6. Ma nooo, mi dispiace WonderP...comunque come dice la canzone, e io ci credo: non si sa maaai, non si sa maaaai, quello che al mondo ti puo' capitaaar (era una canzone vecchissima, cantata tipo da Pozzetto, o Jonny Dorelli (?!), insomma, quella gente li).
    Magari domani il capo ha un incidente e ti chiedono di prendere le redini della baracca. Forse quello no, ma le cose strane e positive capitano, quando meno te lo aspetti!
    Spero il viaggio a Brno abbia portato consiglio?

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  7. Ciao Sfoll, si, mai perdere l'ottimismo, ne sono convinta anch'io.
    La canzone era di Pozzetto e un altro tizio che adesso mi sfugge.
    Magari magari riesco a far assumere la Volpe! Ci sto provando sai?

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