mercoledì 13 febbraio 2013

compagni di classe

Non mi piacciono i cambiamenti. Non mi piace la novità, più che altro se non l'ho cercata e scelta io. Mi piace la routine, fatta di cose che conosco e padroneggio. Detta così, mi rendo conto che non faccio una bella figura, in realtà sono anche abbastanza reattiva, se mi si presenta un ostacolo ho solo bisogno di mettere un attimo a fuoco e poi riparto, cercare due punti di riferimento e via.


Il problema forse è proprio nel cambiamento atteso o inatteso. Nel senso che se trovo un ostacolo improvviso solitamente non cincischio e agisco, mi infastidisce invece l'attesa del probabile cambiamento, che non posso né pilotare, né modificare, posso solo attendere, aspettare che qualcun altro faccia delle scelte che poi mi coinvolgono. Ecco, ho messo a fuoco. E' questo che mi fa uscire pazza: l'impossibilità di decidere e la sensazione di essere in balia di altri.

Questa sensazione di inquietudine la sto vivendo quotidianamente al lavoro. In tre anni ho cambiato tre uffici, 4 gruppi di colleghi, 2 mansioni (in teoria) e ora si annuncia un probabile, imminente (?) nuovo rimpasto di persone e scrivanie e forse di mansioni.

Non voglio cambiare ancora compagni di classe.

Durante la quotidianità in ufficio si creano rapporti molto simili all'amicizia, ci si abitua alla convivenza, si conoscono le abitudini dell'altro, le si apprezza o le si tollera. Si fa squadra, ci si aiuta e si litiga.

Cambiare di nuovo, tra l'altro, vorrebbe dire anche tornare indietro, disfare quel po’ che è stato costruito in questi 3 anni, perché si ritornerebbe (forse) alla disposizione iniziale, quella di partenza, resettando tutto quanto.

Non mi piace. Non mi piace soprattutto perché nessuno mi chiederà cosa ne penso (lo so, sono presuntuosa) e perché nello scegliere questo ennesimo cambiamento non verranno nemmeno sfiorati dall'idea che possa dispiacere a qualcuno, che ci vorrà poi del tempo per formare nuove squadre affiatate, che la collaborazione non è una cosa che puoi imporre con una circolare o con le grida (usa anche questo metodo da noi, insieme alle lavate di capo pubbliche).

Devo solo aspettare, il cambiamento è stato annunciato, forse ci sarà, forse no, ma, almeno qui, voglio esprimere il mio dissenso!

1 commento:

  1. Basterebbe cosi poco, a chiedere un vostro parere, magari avrebbero anche delle belle idee costruttive - tsk!
    E poi se anche la loro idea fosse brillante, non essendo condivisa nel modo giusto smette di essere tale.
    Ricordo che ai boy (girl) scouts in terza media mi misero in una squadriglia diversa da quella dove stava la mia amicissima (che tu sai bene che amicissima piu' non e', quella che abita li vicino a te, insomma...), ecco, mi dissero che lo facevano apposta affinche' io potessi socializzare con altre persone. Dopo un anno li mollai, perche' questa era solo una delle tante idee brillanti che magari lo erano anche, ma se imposte smettevano di esserlo...

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