domenica 8 luglio 2012

Nell'abisso e ritorno

Sono stata al funerale del Piccolo. Ci sono andata con il cuore nell'abisso, svuotata e incredula.
E' stato pesante, potente, straziante e totalizzante.
La sorpresa è stata la sensazione di leggerezza che è riuscito a infonderci il prete. Mai mi sarei aspettata che si potessero trovare parole di fronte ad un dramma così, invece c'è riuscito e ha colpito anche il Pi, famoso ateo mangia preti da sempre.
La sera confrontandoci abbiamo entrambi convenuto di quanto fosse riuscito a focalizzare il SENSO: è l'amore che conta -ha esordito all'inizio della messa- e che da senso al tutto. L'amore che è stato scambiato, donato e ricevuto.
E' un concetto semplice, ma per niente scontato. 
E' riuscito a dare un'apparenza di senso a questo dramma e anche a tutto il nostro agire quotidiano. 
E mi sento grata, perché nella mia vita ce n'è tantissimo di amore e la mia famiglia e i miei amici me lo dimostrano in continuazione.
Ma chi ci pensava che una tragedia simile potesse avere questo risvolto?

1 commento:

  1. una "bella" sorpresa direi, inattesa e gradita.
    fa' sì che l'effetto non svanisca.
    e respira forte forte forte.
    NOI ci siamo.
    volpe

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