venerdì 9 settembre 2011

Come fanno a dormire le facce di bronzo

Davvero io me lo domando.
Come fanno a predicare bianco, fare nero e poi guardarsi serenamente allo specchio?
Ok, io sono una fissata con la coerenza e magari esagero, però davvero certa gente ha la faccia come il culo.
La causa scatenante del mio quesito è, tanto per cambiare, il lavoro. Si riempiono la bocca dicendo che "agevolano il lavoro femminile", "vanno incontro alle madri lavoratrici con orari flessibili" e quando poi è il momento di usufruire di questa predicata apertura mentale, ti rispondono che no, purtroppo non è possibile, perché si creerebbe il precedente e poi bisognerebbe concedere a tutti ciò che concedono a me. 
Non voglio entrare nel dettaglio di cosa io abbia chiesto, di cosa fino ad oggi abbia fatto, di cosa abbiano già ottenuto altre colleghe in termini di deroghe ecc, rientrerei nuovamente nella mia solita polemica lavorativa che è senza fine (l'unica fine è la lettera di licenziamento immediata). Non è solo un problema di "do un des" assolutamente mancato e di unidirezionalità delle loro richieste, quello che proprio mi chiedo stasera è come fanno a non farsi schifo. 
Come fanno a conciliare nella loro coscienza (ah, forse è qui il punto, la coscienza... ce l'hanno?) quello che predicano con ciò che poi effettivamente mettono in pratica.
Ma il problema è che magari loro ne sono pure convinti, di fare il bene delle lavoratrici, di non avere alternative. Forse è questo il punto, non si rendono nemmeno conto. Perché io SPERO che se solo nella loro testa avessero il minimo dubbio di essere degli stronzi, ecco, io spero che in quel caso proverebbero schifo per se stessi.
Il mio ottimismo e la mia fiducia nell'essere umano mi fa pensare, ancora una volta, contro ogni apparenza, che loro siano in buona fede, che siano talmente OTTUSI da non rendersi conto di avere un'alternativa, di non rendersi conto di non poter solo chiedere.
Questa è l'unica cosa che mi tiene a galla. Spero di non perderla mai questa fiducia, perché nonostante le batoste che ogni tanto arrivano, penso che sia comunque premiante.
Io avrò anche un eccessivo livello di coerenza, ma quando io mi guardo allo specchio, so sempre cosa aspettarmi da quella faccia li.

4 commenti:

  1. Sono pienamente d'accordo con te, spesso e volentieri nel mondo del lavoro non c'è nessuna comprensione per chi questo mondo lo vuole mandare avanti. Io spesso e volentieri difronte a certe situazioni mi viene da chiedermi "ma questi titolari/soci/padroni ma non si ricordano mica da dove sono nati loro?" che schifo!!!

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  2. Ahem.
    Se ci credi davvero, alla cosa della buona fede dico, mi sa che mi faccio fare un corso da te per pollyannalità. ;)

    Spiace comunque sentire che tutto il mondo è paese, che chi ha potere se ne approfitta senza allungare neanche un aiuto a chi ne avrebbe bisogno, e che chi ne ha bisogno, costretto a chiedere, sia poi anche costretto a domandarsi come possano costoro aver dato l'ennesimo rifiuto.
    Spiace davvero.

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  3. eh Merendina, "loro" sono nati già con una marcia in più, visto che hanno ereditato l'azienda di famiglia. Grandi sgomitate non ne hanno dovute dare.

    Nespola, parlando con un'amica l'altro giorno sono proprio arrivata alla conclusione che, essendo tutto il mondo paese, è inutile mandarli a cagare e cercare altrove, che altrove troverei gli stessi problemi. Allora devo cercare di fare buon viso a cattivo gioco. Senza fare la lecchina nè scendere a compromessi.

    Domani spero di parlare di nuovo col capo, ho un piano B, speriamo che funzioni...

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  4. eh.. siamo speranzose, siamo orgogliose, siamo coccolose, siamo mamme, donne, mogli, figlie, lavoratrici e nessuno ci agevola. Facciamo miracoli quotidiani nel tener in piedi la vita nostra e degli altri. Il mondo è maschilista, ma ricordiamoci che i maschi sono nati da noi donne!! Arriverà il giorno in cui qualcuno ci renderà conto. Anch'io lo aspetto.... e non sai come lo aspetto!!! :-))

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