mercoledì 1 giugno 2011

Bandabardò!

Scrivo di getto, al rientro dal bellissimo concerto che mi ha fatto cantare, ballare e sudare come ormai non facevo da millemila anni.
Per accompagnare la lettura mettetevi questo di sottofondo.
Finalmente la Bandabardò è tornata a suonare qui da noi, in un contesto all'aperto bellissimo, ma del resto la Banda potrebbe suonare anche in un parcheggio che sarebbe coinvolgente lo stesso.
E' stato bello innanzitutto riprendermi gli spazi con il Pi e tornare a fare quello che facevamo pre-Paciuk: girare tutte le feste estive e sgolarci a quanti più concerti possibili. Lui che non si ricorda le parole e mi protegge dai pogatori troppo invadenti, io che ricordo a memoria ogni parola e canto fino a restare afona. Ora scegliamo più oculatamente le date, ma il godimento non è minore (anzi, forse pure maggiore, visto che diventano delle piacevoli eccezioni o fughe).
Gli ingredienti c'erano tutti: il tempo incerto, che non si ricorda concerto della Banda senza un bell'acquazzone (anzi, il migliore in assoluto è stato proprio quello sotto il nubifragio di tot anni fa).Però niente pioggia durante, strano.
Braccia e piedi più o meno nudi, capelli raccolti alla bell'e meglio per resistere al caldo della calca.
I pogatori invadenti
Quell'odorino di... diciamo sigaretta và
Che bellezza! mi sono sentita bene e felice e mentre ero li pensavo a come trasmettere anche tutto questo a Paciuk. 
Ora stiamo analizzando i programmi delle feste delle prossime settimane e decidendo come giocare i nostri jolly: è una scelta molto oculata da fare, la prossima uscita probabilmente sarà per gli Après la classe, anche se non abbiamo ancora deliberato, vi tengo al corrente! 

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