venerdì 16 dicembre 2011

Lavoro in un'azienda

-Lavoro in un'azienda che a inizio dicembre ha proclamato la cassa integrazione per 20 dipendenti (su 120) per 13 settimane.
-Lavoro in un'azienda che tra natale e capodanno chiuderà per ferie, tranne 20 dipendenti.
-Lavoro in un'azienda che nei 10 giorni precedenti alla proclamazione della cassa ha registrato 1220 ore di straordinario, che presumibilmente verrà pagato in nero
-Lavoro in un'azienda che da 2 settimane ha iniziato l'ampliamento del capannone di circa 4000 m2
-Lavoro in un'azienda che ha deciso che la cassa debba essere fatta un giorno a settimana anche dagli impiegati, non solo dagli operai, però solo da 5 impiegati, che gli altri hanno un sacco di lavoro (traduco: l'ufficio vendite non c'ha una mazza da fare, ma stranamente l'ufficio acquisti è oberato... cosa comprerà, se l'ufficio vendite non inserisce ordini? mistero).
-Lavoro in un'azienda che mi fa fare un giorno di cassa integrazione alla settimana, nonostante io abbia qualcosa come 140 ore di ROL arretrate.
-Lavoro in un'azienda che quando i clienti chiamano nel giorno di cassa integrazione gli viene risposto "WonderP è malata oggi" oppure "WP è in ferie" e io cado dal pero quando il giorno dopo mi dicono "mi fa piacere che sia guarita" o "ha buon tempo lei, che fa le ferie!"
-Lavoro in un'azienda che questa sera ha invitato a cena tutti i dipendenti. E saranno sorrisi e pacche sulle spalle per tutti e "siamo una grande famiglia". 
-Lavoro in un'azienda che ha deciso che i regali che arrivano vengono condivisi tramite apposita lotteria durante la cena. Previa cernita dei capi, che il meglio se lo portano a casa.
-Lavoro in un'azienda la cui titolare si disfa di alcuni soprammobili non graditi facendoli passare per regali pervenuti in azienda e li mette in palio alla suddetta lotteria
-Lavoro in un'azienda dove la moglie dell'altro titolare (sono fratello e sorella), che lavoricchia part-time per l'azienda, ha preteso che il suo nome fosse inserito nel bussolotto per l'estrazione della lotteria. (Spero davvero che vinca il vaso di sua cognata).
-Lavoro in un'azienda dove il figlio del titolare, ovviamente assunto e ben remunerato, non fa una mazza tutto il giorno e tutti si stupiscono e cercano di scandagliare il perché il suo ufficio non sia "produttivo".
-Lavoro in un'azienda dove in effetti non è vero che il figlio del capo non fa una mazza tutto il giorno, in realtà ha una fitta corrispondenza con amici e amichette su varie chat e poichè alle sue spalle c'è una finestra che riflette il monitor del suo computer (=probabile sgamo), lui lascia aperto il coperchio della fotocopiatrice affinchè si neutralizzi l'effetto-specchio della finestra e tutti fanno finta di non averlo capito.
-Lavoro in un'azienda dove il titolare in assemblea generale dichiara che grazie al suo fiuto abbiamo abbandonato clienti che in effetti si sono rivelati moribondi e poi mi fa una lavata di capo perchè è arrivato un ordine del suddetto cliente e io mi sono permessa di chiedere al cliente se fosse un errore. (Piccolo inciso per maggior comprensione: è dall'inizio dell'anno che stiamo "sfilando" le produzioni di questo cliente, restituendo mezzi produttivi e materia prima eccedente, facendo inventari su inventari affinchè non avanzasse nulla e si arrivasse con magazzino a zero). 
-Lavoro in un'azienda dove il titolare ci ha dato degli "ominicchi, quaquaraquà e rottinc..." (cito testualmente, puntini di sospensione inclusi) sulla bacheca aziendale (ovvio, non di persona) perchè ci siamo permessi di chiamare i sindacati quando è stato scoperto che per scovare dei ladruncoli negli spogliatoi maschili erano state installate delle telecamere.
-Lavoro in un'azienda che si riempie la bocca con parole come "orario flessibile", "incentivi alle mamme lavoratrici", "nido aziendale". Ma sono solo parole che danno aria ai polmoni.
-Lavoro in un'azienda dove ultimamente non lavoro più volentieri.

11 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Credo proprio che passerebbe la voglia a chiunque cavolo!

    RispondiElimina
  3. Mio dio, che brutta situazione. Ti direi cambia, se di questi tempi fosse facile cambiare :(

    RispondiElimina
  4. Brioscina hai perfettamente ragione! di questi tempi, come dice anche El_Gae, è già bello avercelo, un lavoro.
    Però dietro a questo spauracchio si stanno mascherando anche loro e stanno facendo le peggio porcherie, sapendo che tanto non abbiamo alternativa. E comunque penso che sia nostro dovere tendere comunque sempre al miglioramento, se ci abituiamo alle schifezze in nome del "meglio che niente", non progrediremo mai, nè come persone nè come esseri umani!

    RispondiElimina
  5. ma non è che lavori nella stessa azienda di mia sorella??? no perchè mi semnbra tutto troppo simile!!! e che anche lei ha figlio e figlia del capo in anzienda, la moglie del capo (la moglie del figlio) che si frega i regali più belli e lascia li il resto per dividerlo tra i dipendenti...

    RispondiElimina
  6. Mamma mia cuore_smarrito, vuoi dire che questa follia è diffusa?!

    RispondiElimina
  7. e si mi sa di si e te l ho detto lavorate nello stesso posto!!! spero per te di no perchè li oltre alla cassa, ai figli del titolare, nuora compresa, che fanno i mortaccioni, c'è anche lo spettro della vendita di un ramo aziendale e quindi marcano mica troppo bene!

    cmq... più ne hanno e più sono mortaccioni e tirchi e avidi ed egoisti!

    RispondiElimina
  8. La storia della fotocopiatrice è penosa, veramente. Insieme a tutto il resto, eh, chiaro.
    Servono nervi saldi per lavorare in un posto come questo, spero almeno che tra i tuoi colleghi ce ne sia qualcuno che ti faccia sorridere ogni tanto :)
    giuppy

    RispondiElimina
  9. Si giuppy, per fortuna con alcuni colleghi ci facciamo delle grasse risate e ci facciamo "sponda" a vicenda. Il che aiuta molto e dà un senso alle giornate!

    RispondiElimina