lunedì 17 ottobre 2011

sos tata siamo noi?

Abbiamo vissuto un sabato sera surreale.
Io pensavo fosse un semplice invito a cena da una coppia di amici che conosciamo da anni, invece sembrava di essere sul set di sos tata.
Peccato che la tata non ci fosse, c’eravamo solo io, il Pi e un Paciuk incredulo quanto noi.
Mi sono interrogata su quanto possano cambiare le persone “crescendo”.
Lei la conosco da quasi 20 anni, è una di quelle amicizie “larghe”, nel senso che non ci si sente tutte le settimane, ma ci si vede e ci si aggiorna abitualmente. Ho partecipato al suo matrimonio e lei al mio (nello stesso anno), ho condiviso i momenti della sua prima gravidanza e lei della mia (nello stesso anno). Ora lei aspetta il secondo per il mese prossimo e io mi domando se non esploderanno del tutto. E soprattutto mi domando quando è successo che diventassero così fuori di testa.
Con il primogenito sono, secondo mio modesto, irrichiesto e personale parere, diseducativi e a tratti pericolosi.
Il bimbo per esempio ha un rapporto strano con il cibo, non mangia assolutamente verdura, sotto nessuna forma (se non passata), dopo qualche boccone di qualsiasi pietanza che ha nel piatto ci si mette a giocare con le mani come se avesse 8 mesi. Peccato abbia quasi 3 anni, beve e poi lascia uscire dalla bocca socchiusa l'acqua bagnandosi bavaglia, maglietta, pantaloni.
La madre continua a ripetere, ovviamente in sua presenza, facendosi ben sentire “lui non mangia niente, lui non mangia assolutamente verdura”. La sera, molto spesso, cena con l’actimel e le dixi. Si, le patatine al formaggio.
Lei si giustifica dicendo “eh beh, altrimenti non mangia niente”.
Non voglio fare io la parte della tata, davvero, non voglio salire in cattedra e sentirmi brava. Anche noi abbiamo le nostre difficoltà a continuare a ripetere a Paciuk di non usare le mani (talvolta ci prova ancora), di stare seduto finchè abbiamo finito di mangiare, di finire quello che ha nel piatto. Insomma, le solite, noiose ma necessarie regole base del vivere civile a tavola!

Oltre all’argomento cibo, un’altra cosa che mi ha lasciato perplessa è che lo fanno sedere ancora nel seggiolone. Si, quelli “prima pappa”, presente? Gli chiudono anche le cinghie. Forse dovevo aspettarmelo questo, visto che il padre lo metteva nel box anche dopo che aveva iniziato a camminare da un bel pezzo, almeno sapeva dov’era e non metteva a soqquadro la casa! Ora lui è in paranoia perchè il piccolo mette in disordine e gli ripone i  giocattoli almeno 4 volte al giorno. Mentre il piccolo gioca con qualcosa, lui riordina il resto. Poi il piccolo sposta il suo focus e lui riordina ciò che ha appena abbandonato.

Ecco, vi ho dipinto rapidamente il quadro (potrei andare avanti ancora molto, la serata è stata ricca) perché volevo spiegarvi quanto mi sia trovata in difficoltà. Cosa avrei dovuto fare? Prendere in disparte la mia amica e dirle: “ricomincia da capo”? Dirle: “guarda che stanno facendo i casting di sos tata nella nostra città, chiama”? Davvero, mi domando dove finisca il libero arbitrio familiare e dove inizi la “responsabilità sociale”. 
Lei è mia amica. E’ mio dovere dirle qualcosa? È mio dovere dirle quello che penso, anche se lei non ha minimamente chiesto il mio parere o il mio aiuto? Ho ben presente quanto siano fastidiosi i consigli non richiesti, la pretesa di avere la soluzione in tasca e di sciorinartela come se fossi una deficiente che non ci ha pensato prima o non è riuscita ad attuarla, tutte le mamme le subiscono per mesi. 
Per lei è giusto così, è giusto che il marito si arrabbi e urli con il bambino perché è caduto dal seggiolone, anziché A) verificare se si sia fatto male, B) intervenire prima che caschi, visto che era mezz’ora che si era messo in piedi, C) darsi del pirla che lo mette ancora nel seggiolone.
Per lei è normale nutrirlo con le dixi, anche la cena precedente a casa loro, cioè più di 6 mesi fa, la sua cena era stata a base di patatine. Devo fare io la bacchettona?
O devo solo ringraziare quando la serata finisce, darmi una pacca sulla spalla perché il Paciuk NON conosce le dixi e fregarmene del resto?

Voi cosa fareste?

9 commenti:

  1. Io come sai non me ne intendo, pero' credo che se lei manifestasse segni di insofferenza o malessere per questa situazione, allora sarebbe tuo compito di amica aiutarla. Ma se lei sta bene in questo suo brodo, beh, non c'e' molto che tu possa fare, no?

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  2. eh, non è nemmeno facile capire se lei "ci stia dentro", perchè in effetti chiede conferma delle sue azioni con frasi tipo "penserete che siamo matti", "vedi come fa, lui fa sempre così", poi si gira e richiama il bambino, oppure mi ha portato ad esempio la madre di un bimbo del nido che frequenta suo figlio "pensa, gli mette ancora il body e le maestre le hanno spiegato che per renderlo autonomo deve mettergli le mutandine. Almeno il mio è autonomo in questo".
    mah, forse dovrei cogliere la palla al balzo se lei accenna frasi...

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  3. Mah, io ai giardinetti ne vedo di tutti i colori.
    Mamme che si disperano perchè il figlio non mangia niente, ma proprio niente a tavola.
    Poi però alle 18, appena prima di avviarsi verso casa la mamma gli rifila un gelato e i Fonzie's.
    Ho provato una volta a dire(molto tranquillamente:
    "beh, magari dopo gelato e patatine nemmeno io avrei più fame"
    la risposta è stata:"fatti gli affaracci tuoi, dato che tu per figli hai 4 idrovore che mangerebbero pure le gambe del tavolo".
    Recepito il messaggio!
    D'altronde con 4 figli sparsi tra nido-materna ed elementari conosco tantissime mamme e ho scoperto che:
    è normale a 3 anni stare ancora nel seggiolone legati, così mamma e papà cenano tranquilli mentre il figlio è ancorato.
    è normale a 6 e ripeto SEI anni al mattino fare colazione con latte e biscotti nel BIBERON.
    Mi sono permessa di dire la mia e mi è stato detto che sono solo una mamma degenere che non segue le esigenze di questi teneri cucciolotti.
    Mi sono permessa di sogghinare l'anno scorso in piscina quando a bordo vasca una mamma si è denudata la tetta e ha allattato la figlia di QUATTRO anni.
    E mentre allattava decantava i vantaggi dell'allattamento prolungato.
    Peccato che dopo la tetta la bimba si sia fatta il pieno di estathe e patatine.
    Ho scoperto pure che sono una mamma iena, perchè chiamo i miei figli per nome, e non cucciolotto, passerotto, principessa e principino.
    E sempre iena sono perchè quando incrocio qualche conoscente per strada pretendo che i miei figli salutino.
    Una mia amica mi ha detto che è da pazzi: "ma perchè devi obbligarli a salutare se non ne hanno voglia"?
    chi lo sa? forse per educazione?
    Forse perchè un ciao e un sorriso non costano fatica?

    Riassumendo il mio sfogo: se tieni alla sua amicizia non dirle niente.
    Passeresti per la maestrina che vuole dare insegnamenti non richiesti.
    Lei si sfogherebbe col marito e il marito le risponderebbe:"oh ma chi cazzo si crede di essere? pensa forse di saper educare il figlio meglio di noi"?
    Credimi, è un copione che ho già letto:)

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  4. Grazie Lavinia, messaggio ricevuto! hai ragione, il rischio di passare per maestrina è altissimo. Certo che con 4 i copioni si ripeteranno all'infinito! in effetti io sono al primo, forse è per quello che ancora mi "scandalizzo", probabilmente al 4° (quarto io?!!!) ci avrò fatto più il callo, anche se, da come scrivi, mi pare che certe cose facciano sempre un pò incazzare!
    Come quando mi sento dire che SONO FORTUNATA perchè Paciuk va a letto presto... FORTUNATA?! Educazione no?!

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  5. Quando hai un figlio educato, facci caso, nessuno ti dirà mai:
    "complimenti lo stai crescendo benissimo".
    No, il commento sarà sempre:
    "come sei fortunata tu".
    Che ci vuoi fare???

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  6. Wow, e io che dopo aver postato il commento ieri sera ho avuto i miei soliti ripensamenti
    "Ecco, pero' povera donna, magari non le va tanto bene di stare in quel brodo"
    (come hai commentato tu stamattina)
    "E' tutta colpa della modalita' Terminator in cui sono stata oggi, che l'ho passato a svuotare la mia camera a casa dei miei, e dovevo per forza essere in spietata"
    (il Malte l'ho buttato alla fine ;-)
    e bla bla
    Comunque da tutto questo una cosa l'ho imparata: non ci sono mamme fortunate, ci sono mamme che sanno sfruttare la predisposizione dei propri figli e ci costruiscono sopra con grande fatica e disciplina.
    E ci sono mamme che mandano tutto a puttane.

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  7. E poi pero' dai ci sono anche quelle a meta', come la mia - io il latte in effetti, ehmmm..come dire....l'ho bevuto dal biberon per taaanti anni (ma le altre cose no giuro non le facevo!!)
    (vergoooognaaa)

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  8. Oddio, passino le dixie, ma l'actimel fa proprio schifo :D
    A parte gli scherzi, credo che ci siano bimbi dall'indole particolarmente dura che vanno a nozze con le debolezze dei genitori. Io credo di essere molto fortunato ad avere dei figli che mostrano la durezza del loro carattere solo agli aspetti più forti del mio.

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  9. Bella "mostrano la durezza del loro carattere solo agli aspetti più forti del mio", mi ronza in testa e mi convinco che è proprio vero. Grazie per lo spunto!

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