E' giunta davvero l'ora di renderle giustizia, non se lo merita più il soprannome affibbiatole alla nascita: la mia Puzzola ora si merita un riconoscimento superiore, lei è Sweet A., qui su Zettel facciamo solo Sweet che è più pratico.
Si sta dimostrando una bambina tanto piccola quanto saggia, che continua ad insegnarmi cose, giorno dopo giorno. Ha iniziato ancor prima di nascere, anzi, ancor prima di essere concepita, ad insegnarmi l'arte dell'attesa e dell'essere zen. Sta continuando alla grande.
Piange solo per buone ragioni e normalmente fa precedere il pianto da segnali di fastidio che, se letti per tempo, evitano di arrivare al punto di rottura. Non vuole addormentarsi in braccio, ma predilige essere lasciata in pace nel suo lettino, dove dolcemente si abbandona alle braccia di Morfeo (non sempre dai, ma spesso). Quando ha fame inizia a succhiarsi compulsivamente la mano e normalmente lo fa esattamente 4 ore dopo il pasto precedente. Sorride a profusione. Sempre. A chiunque.
La notte attiva solo quelle poche energie che le servono per succhiare, non apre nemmeno gli occhi, ma se le capita di farlo mi guarda e sorride, come se volesse ringraziare.
La mattina, appena finito di stiracchiarsi e stropicciarsi per mandare via i residui di sonno, sorride.
Mentre la cambio, se le sfioro le ascelle o i piedini, non solo sorride, ma fa grasse risate contagiose.
La cosa che più mi stupisce e mi innamora però è quando sorride anche dopo che l'ho svegliata, quando non mi tiene il broncio se l'allatto di fretta perché dobbiamo correre a prendere Paciuk, se mi mostra tutte le sue gengive anche dopo che l'ho lasciata un po nella sdraietta, perché Paciuk di ritorno dalla scuola materna esige le sue attenzioni. E' sempre di buon umore, anche con chi la sveglia di soprassalto mentre è nell'ovetto sorride, sorride, sorride.
Mi è capitato di recente di vedere un'amica che ha un pargolo di qualche mese più grande di Sweet e ho potuto constatare che il buonumore nei lattanti non è scontato. Il suo pupo, per un motivo o per un altro, non solo frigna, ma ha proprio sempre la faccia incazz nervosetta. Quindi, se possibile, la amo e apprezzo ancora di più questa sua caratteristica che spero rimanga e diventi tratto distintivo del suo carattere. Perché non solo lei è di buon umore, ma lo diffonde, lo fa diventare contagioso.