domenica 8 luglio 2012

Nell'abisso e ritorno

Sono stata al funerale del Piccolo. Ci sono andata con il cuore nell'abisso, svuotata e incredula.
E' stato pesante, potente, straziante e totalizzante.
La sorpresa è stata la sensazione di leggerezza che è riuscito a infonderci il prete. Mai mi sarei aspettata che si potessero trovare parole di fronte ad un dramma così, invece c'è riuscito e ha colpito anche il Pi, famoso ateo mangia preti da sempre.
La sera confrontandoci abbiamo entrambi convenuto di quanto fosse riuscito a focalizzare il SENSO: è l'amore che conta -ha esordito all'inizio della messa- e che da senso al tutto. L'amore che è stato scambiato, donato e ricevuto.
E' un concetto semplice, ma per niente scontato. 
E' riuscito a dare un'apparenza di senso a questo dramma e anche a tutto il nostro agire quotidiano. 
E mi sento grata, perché nella mia vita ce n'è tantissimo di amore e la mia famiglia e i miei amici me lo dimostrano in continuazione.
Ma chi ci pensava che una tragedia simile potesse avere questo risvolto?

martedì 3 luglio 2012

Ovosodo

Ci sono cose che semplicemente non dovrebbero succedere.
Non dovrebbe succedere che un bambino di 2 anni muoia per problemi cardiaci mentre era in attesa di trapianto.
Non dovrebbe succedere che una mamma da 15 giorni scopra di avere un tumore al seno e festeggi il primo mesiversario del suo piccolo con la chemioterapia.
Non dovrebbero succedere e basta
e non perché siano amici miei
ma perché non riesco proprio a concepirlo.
Non riesco a dargli un senso, non riesco a mandare via questo ovosodo
Non riesco nemmeno a prendermela con qualcuno. 
Nemmeno Dio mi sembra adatto, che è piuttosto la vita che è bizzarra e bastarda, lui penso c'entri poco.
Forse qualcuno con cui arrabbiarsi aiuterebbe, quantomeno a scaricare l'incazzatura.
Sono tragedie che succedono spesso e talvolta succedono anche vicino a te.
Che poi non si capisce perché debbano raggrupparsi tutte nello stesso periodo, ma non cambia comunque molto.
Fa una paura pazzesca e fa mancare la terra sotto i piedi.
E poi passi il tempo a elaborare e a medicare, ma l'incazzatura, la paura e l'ovosodo restano.