sabato 13 agosto 2011

Il 25 Aprile non si tocca

A me 'sta storia che il 25 Aprile me lo spostano sempre di lunedì mi pare una cacata pazzesca.
Praticamente il 25 Aprile diventerà 24 o 26 o altro a seconda delle esigenze di calendario. Mi sono sforzata, giuro, ma non ne capisco i vantaggi. 
Cosa cambia? Piuttosto vieta alle aziende di fare chiusure "ponte", se proprio vuoi far girare l'economia! 
Anche se in questi ultimi periodi queste festività hanno permesso alle aziende di far smaltire ferie arretrate ed evitare di pagarle...
Ma poi, parliamone, veramente 3 festività all'anno possono risollevare le sorti dell'economia? Parlo di 3 festività perchè solo le festività NON RELIGIOSE sono incluse in questo provvedimento. Se penso al calendario mi vengono in mente solo 25 Aprile, 1 Maggio e 2 Giugno. Tutte le altre sono festività religiose, quindi non si toccano.
Porca paletta per noi il 25 Aprile è più importante e più sentito del 25 Dicembre! Ho partorito il 17 Aprile ma nemmeno quell'anno mi sono persa la manifestazione, ho barcollato con sorriso ebete in mezzo alla folla di facce conosciute, gongolandomi per la creatura e inglobando tutti i complimenti, spingendo appoggiandomi alla carrozzina per stare in piedi.
Eh no, io mi oppongo vostro onore! utilizzerò un giorno di ferie per tutti i 25 aprile che mi verranno scippati!

mercoledì 10 agosto 2011

Count-down

Mancano 19 ore lavorative alle tanto sospirate ferie.
Non è poi così male aver scelto questo turno quest'anno. Ho potuto chiudere un pò di arretrati, archiviare roba vecchia di millenni e girovagare tanto tanto nel web.
spero solo che non controllino le connessioni di questi giorni.
Ho anche iniziato a preparare il materiale per le mie nuove collane. Se verranno carine posterò una foto a tempo debito.
Da un lato mi sento in colpa per questa inattività, dall'altro mi auto-giustifico dicendo che non ho deciso io che andasse tenuto un presidio, quindi non è un problema mio. Ogni anno è la stessa storia, ci obbligano a rimanere e dobbiamo accordarci tra di noi per i turni. Manco vendessimo farmaci salva-vita, che dobbiamo garantire la presenza! Che poi anche le (poche) telefonate ricevute devo per forza liquidarle con un secco ma gentile "siamo chiusi, mi dispiace", che tanto anche se avessi a magazzino quello che chiedono, chi glielo porterebbe? E qui la domanda sorge spontanea: una bella segreteria telefonica che risponda anche più gentilmente di Wonderpit no?! vabbè, l'ho già scritto, perversioni da capi.
Uno dei grossi vantaggi di questa situazione è che non sarò presente alla riapertura, quando tutti si rimetteranno all'opera, i telefoni saranno bollenti, i clienti sulla via dell'imbufalimento e in un *puf* si disintegreranno i benefici delle ferie. No! io sarò in montagna da soli 3 giorni e quando toccherà a me rientrare, la routine sarà già ben rodata e non dovrò subire gli inghippi derivanti dai giorni di stasi. Non male eh?

Tanto per non mettere la solita, noiosa etichetta "lavoro" a questo post, vi aggiorno anche sull'altro mio argomento preferito: Paciuk.
In questi giorni se la sta spassando a casa con la Nonna Super, che dal canto suo non vede l'ora che finisca la settimana, perchè il pargolo ha pensato bene di farsi spuntare uno- o duemila molari proprio in questi giorni ed è simpatico come uno sciame di zanzare.

Mancano quasi 18 ore lavorative e mezza alle ferie. Ma forse è meglio aspettare l'uscita dei molari...

lunedì 8 agosto 2011

Di etichette e weekend

Forse esagero con due post in un giorno solo, ma, come avrete potuto capire, c'ho bisogno di riempire del tempo!
Quindi in questo mare di minuti tutti vuoti ho pensato di mettere le etichette ai miei post precedenti e ho tristemente scoperto che ciò di cui  scrivo ampiamente è il lavoro: non è una cosa buona!
Dovrei invece scrivere maggiormente del mio Paciuk (è quasi testa a testa col lavoro!) e di quanto sia meraviglioso e rompipalle!
Questo weekend, per esempio, siamo stati al lago ospiti di amici che hanno una nana che ha un mese meno del Paciuk. Io e la mamma della suddetta ci siamo conosciute e piaciute al corso preparto e siamo diventati amici. Prima in 4, ora in 6.
Siamo stati al lago da loro, dicevo, ed è stato bellissimo: relax totale, unico obiettivo della giornata: cibo e svacco.
Ho avuto modo di constatare però che esistono nani meno impegnativi del mio! La loro nanetta è l'antitesi del Paciuk: è calma, misurata, anche quando fa (raramente) i capricci li fa sottovoce, ogni tanto va in un angolino tranquilla per ricaricare le pile... cioè un attimo prima corre felice nel prato, un attimo dopo è sul divano sdraiata, con le mani dietro la testa e le gambe incrociate. Sta li una decina di minuti e poi riparte.
Ora, io sono combattuta tra l'invidia profonda e l'orgoglio materno per un figlio "capa tosta" come il mio. Il fatto è che la nanetta non è affatto "indietro", è una bambina deliziosa, per niente antipatica, solo più CALMA! ma dov'è che si ordinano così? No, perchè io il Paciuk lo amo davvero, ma talvolta è proprio uno straccia palle impegnativo! Se si mette in testa una cosa, per fargli cambiare idea devi SPIEGARGLIELO per bene, devi CONVINCERLO che hai ragione tu, mica cambia idea a caso! Devi sempre argomentare in modo convincente, la qual cosa mi sta facendo raggiungere una dialettica di tutto rispetto. Ha già cominciato con i temibili PERCHE'... ma non dovrebbero iniziare verso i tre anni? Lui è già da un paio di mesi che ci mette alla prova: "cos'è quello?" "il cimitero"
"il cimitero delle macchine?"
"no, il cimitero delle persone"
"perchè delle persone?" AIUTO
Però in questo fine settimana, così come nel precedente (ospiti di altri amici, su un altro lago!) mi sono anche resa conto di che amici nuovi belli che abbiamo. Sono amicizie recenti, ma sia con i primi che con i secondi abbiamo brillantemente superato la prova convivenza-con-nani, che non è affatto poco. Le vacanze precedenti a queste due con altri amici (noi non ancora nano-muniti) si sono concluse: caso A: abbiamo diversificato il percorso del viaggio (eravamo in Marocco) e non ci sentiamo più da allora; caso B: abbiamo diradato drammaticamente gli incontri, non so nemmeno se e dove vadano in ferie...
Adesso non so nemmeno io bene come concludere questo post, che in effetti è un pò uno stream of consciousness, solo un filo più elaborato. E allora lo finisco QUI.


Noia mortale

C'è nessuuuuunoooooo?!
mamma mia che noia mortale.
Sono in ufficio mentre l'azienda è chiusa (perversioni dei capi "bisogna garantire la presenza, anche se siamo chiusi". Già, vuoi mettere che figata sentirsi rispondere da me "siamo chiusi" piuttosto che dalla segreteria telefonica? eh beh)
Non ho NIENTE da fare, ho anche già archiviato TUTTO l'arretrato (non so se mi spiego!)
L'unica cosa che potrei fare è TRASLOCARE l'archivio dalla piccola stanza dell'interrato alla cantina accanto (altra perversione dei capi...).
vorrei mettermi a leggere il libro della Vargas che giace sul comodino in questo periodo, ma non posso nemmeno essere troppo spudorata perchè tra i pochi presenti c'è il figlio del Boss. E' vero che pure lui sta cazzeggiando, ma devo darmi un contegno, sia mai...
Insomma, come ci arrivo a venerdì? aggiornate i vostri blog, almeno leggo qualcosa!

giovedì 4 agosto 2011

Angolo dello sfogo

E' da un pò che non vi tedio con questioni lavorative, ma sarà il caldo, sarà il bisogno di ferie, oggi sono fuori dalla divina grazia.
Sono venuta a conoscenza di due simpatiche informazioni. Entrambe illuminanti circa l'ambiente malato in cui lavoro.
La prima storiella, ahivoi, necessita di una premessa: quando sono stata assunta (4 anni fa) qui lavorava un mio omonimo, persona squisita, davvero il collega che ciascuna vorrebbe avere. Ottimista, propositivo, mai immusonito. Il suddetto aveva deciso di intraprendere un'altra strada e voleva quindi mollare il suo part-time qui. Anche per questo assunsero me. Lui si è sfilato pian piano, continuando a fare di tanto in tanto delle consulenze, per poi chiudere DEFINITIVAMENTE dopo la mia maternità (durante la quale fu nuovamente coinvolto perchè non sapevano dove sbattere la testa). Fine della premessa.
Scopro che l'hanno di nuovo coinvolto per seguire un nuovo progetto di un mio cliente tedesco. E' un progetto molto importante per l'azienda e i capi ci tengono particolarmente.
Quindi l'hanno affidato a qualcun altro.
2+2=4
Che il problema non è che si siano voluti rivolgere a lui, perchè non sono così presuntuosa, io so che sul piano tecnico faccio spesso fatica a interloquire in tedesco col cliente, l'omonimo è molto più sciolto di me, padroneggia meglio la lingua, niente da dire. Quello che mi manda in bestia è IL SEGRETO, la mancanza totale di coinvolgimento. Da notare che so perfettamente che il cliente ci ha chiesto di fargli quella quotazione, perchè l'ha mandata a me e ho gestito io la pratica! Almeno fino ad oggi.
Sono dei maschilisti di merda, che accamperanno scuse assurde quando -per forza di cose- dovranno dirmelo.
Sono gli stessi che poi mi chiedono di fargli avere il mio piano famigliare dettagliato, vogliono sapere cioè quando INIZIERO' A CACCIARE LA CICOGNA! Qualsiasi ulteriore commento mi pare superfluo.
E' una strada tristemente a senso unico: si aspettano totale devozione e disponibililtà, poi però tralasciano di coinvolgermi in questioni che invece, ufficialmente, competerebbero a me. 

L'altra simpatica scoperta è che per questa sera è organizzata una cena con 23 persone (in azienda in tutto siamo circa 120).
Gli inviti sono stati inoltrati direttamente dal direttore di stabilimento e da Sua Maestà il Boss  e ufficialmente si tratta di una riunione per i capi reparto.
Perfetto.
Peccato che di quei 23 almeno 5 siano i capi di stà minchia (perdonate il francesismo) e che altri responsabili (guarda caso donne) di altri uffici non siano stati invitati.

Ma allora cosa dite, lavoro o no in un posto di merda?! 

mercoledì 3 agosto 2011

Un consulto

Ho bisogno di un consiglio e so che qui lo posso trovare (anche se nessuno ha risposto al mio pay it forward, vabbè).
Ieri su FB un mio compagno delle medie mi ha chiesto l'amicizia e io, di slancio, gliel'ho confermata. Grazie a FB abbiamo già organizzato una bella rimpatriata l'anno scorso, è stato piacevole rivedere i vecchi compagni e quindi mi faceva piacere aggiungere un altro nome per poter organizzare più agevolmente eventuali altre pizzate. 
Circa 35 secondi dopo che gliel'ho confermata mi becca in chat. Parte con le solite cose "ciao" "come va?" "sei sposata?". E' stata la terza domanda, in fila. Dopo 17 anni che non lo vedo e non ci parlo. E a dirla tutta nemmeno alle medie ci parlavo molto, che lui era del tipo timidone-sfigato e io ero un pò snob, molto ambita e un pò me la tiravo (poco però, diciamo il giusto).
Per gentilezza dopo la risposta ho anche controbattuto con un "e tu" e li ho capito in che macello mi ero infilata. Ha iniziato a raccontarmi che è appena uscito da una storia di 6 anni, che è stato mollato, che non convivevano ma ci stavano pensando.
Ora, la prima domanda che mi sorge è: perchè me lo racconti? cioè, cosa ti aspetti che io ti risponda? non ti conosco, non so chi sei, cosa vuoi che riesca ad inventarmi se non un banale e vagamente irritante "meglio prima che dopo"?
Poi mi da tregua per un attimo, io continuo a giocare a solitario, lui torna e riattacca "complimenti, sei migliorata con gli anni".
E anche qui il mio cervelletto subito elabora (ma la bocca tace, per fortuna): perchè, prima ero un cesso?! ma soprattutto, non hai letto la risposta alla domanda numero 3? "si, sono sposata e ho un bambino"... a me pareva chiaro!
Presa dalla curiosità -che se non fossi curiosa non sarei nemmeno su FB a permettere a chicchessia di farsi i cacchi miei- vado a vedere le foto del suo profilo: una catastrofe. Se dovessi stendere un profilo spietato direi semplicemente: solo e sfigato. Non un amico nè un'amica, sempre foto da solo, in posa, in posti assurdi (seduto al ristorante; in piedi, vestito davanti ad una piscina; al bar davanti ad una coppa di gelato...)
Prosegue: "mi viene da ridere ... pausa...aspetta la mia reazione, che non arriva... alle medie ero così timido che non ti parlavo mai" -bei tempi-, fa il mio cervelletto, poi mi ripiglio e rispondo "in effetti penso di averti sentito parlare si e no 4 volte in 3 anni." frecciatina che non coglie. Avrei voluto aggiungere un "parlavi poco anche quando eri interrogato", ma mi sembrava una cattiveria gratuita e da snob, ma forse era meno criptica e mi mollava al volo.
Vabbè, poi inizia a chiedermi del lavoro, mi chiede se ho proseguito gli studi dopo le medie (!) e altri bla-bla sull'ultima reunion di classe cui lui non aveva partecipato (e me ne sono guardata bene dal chiedergli perchè). Insomma, in una pausa (lui poi si è scusato dicendo che aveva la chiavetta lenta -santa chiavetta!) mi sono messa off e quindi non ha più potuto scrivermi.
Fine del primo atto.
Stasera faccio appena in tempo a fare il login e chi ti trovo in chat? ma certo! mi scrive (testuale, solo usando il mio vero nome) "Wooooooondeeeeeer" che a me ricorda un sacco Jack Nickolson in Shining quando chiama la moglie, va bè, lo ignoro, faccio finta di essere altrove.
"come va?" insiste.
Ora, io ho continuato a ignorarlo e continuerò a farlo, non era questa la domanda che volevo porvi. Piuttosto: quanti giorni devo far passare prima di eliminarlo dall'elenco di amici senza che se ne accorga?!

lunedì 1 agosto 2011

Pay it forward!

Tramite bruskamente vengo a conoscenza di questo carinissimo pay it forward e volentieri lo pubblicizzo, in attesa di ricevere il mio cadeau!

Le regole sono tre:
1) le prime 3 persone che lasceranno un commento su questo post riceveranno un cadeau fatto da me entro i prossimi 365 giorni;
2) in cambio, dovranno a loro volta “sdebitarsi”, assumendosi lo stesso impegno sul loro blog contraccambiando, sempre con una propria creazione, il dono ricevuto dal blog a cui si sono iscritte
3) il regalo verrà spedito solo a chi pubblicherà un post simile a questo, sul proprio blog e lascerà il link qui sotto.