domenica 30 gennaio 2011

Come infilarsi in un vicolo cieco

Chi ci conosce sa che siamo due cretini. Nel senso buono del termine, ma due cretini.
Questa ne è la riprova: Paciuk non appena viene issato nel suo seggiolino in auto inizia con le richieste manco fossimo un juke box. La hit parade del momento comprende 
1. Vieni a ballare in Puglia - Caparezza 
per chiedertela dice "cunnia", traduzione di "puglia"
2. L'uomo che amava le donne - Nina Zilli
per chiedertela dice "uaup", perchè è il suo modo di cantarla a tempo
3. Ultima notte di caccia - Pooh
per chiedertela dice "pum pum", perchè anche in questo caso tiene il tempo cantandola
4. Ea - Celentano
ovviamente chiede "EA"
5. Ti ti ti ti -Rino Gaetano
vedi sopra: "titittiti"
Ora, l'altra sera eravamo in macchina io e lui, era l'ora in cui tutti i bimbi sono simpatici come la sabbia nelle mutande, stavo guidando e lui rognava. Allora ho iniziato a proporgli "vuoi sentire Puglia?" "no" "vuoi sentire uaup?" "no" "vuoi sentire EA?" "no" e via con tutto il repertorio. Visto che non si calmava e le solite proposte non interessavano, ho buttato li un "vuoi ambarabaciccicoccò?" "SSSIIIIIIIII!"
E ADESSO? allora ho improvvisato una canzone basata sulla nota filastrocca... un disastro!

Il Pi il giorno dopo, ignaro della mia genialata, l'ha ribadita pure lui! (da qui l'epiteto che ben ci meritiamo) All'ennesimo "no" ha proposto un "Vuoi "SING SONG" (?!) "SIIIIIIIIIIIIII"

il problema è che è da due giorni che salendo in macchina chiede SING SONG, ha tentato di propinargli la sigla di Sampei, ma non l'ha bevuta (te credo, è in italiano! Pi, potevi almeno sceglierne una in inglese!) e chiede insistentemente SING SONG.

Siamo o non siamo due cretini?
Come si esce dal vicolo cieco?

martedì 25 gennaio 2011

il tunnel

Venerdì in un colpo ho fatto un balzo indietro lavorativo di un anno.
Avete presente quando si dice "vedere la luce in fondo al tunnel"? Ecco, io la vedevo, ma me l'hanno spenta e mi hanno riportato all'inizio del tunnel. Che palle.
Ecco il dettaglio: da tempo ormai immemore esiste il progetto secondo il quale dovrei smettere di occuparmi di inserimento ordini e sollecito consegne e fare per davvero la segreteria commerciale.
All'inizio erano solo bla-bla del capo, ma poi si sono concretizzati in un trasloco fisico in un altro ufficio e l'acquisizione lenta e costante di nuove mansioni. All'inizio è stato faticoso perchè l'aggiungersi di nuovi compiti non era accompagnato dallo smaltimenti di altre incombenze, poi -MAGIA!- finalmente pezzo per pezzo stavo mollando la gestione quotidiana dei clienti (soprattutto le telefonate e e-mail di sollecito, che odio profondamente!) e a dicembre mi era stato confermato che avrei potuto anche ufficializzare il passaggio ai clienti stessi.
Venerdì la doccia fredda: ci sono in atto un pò di spostamenti negli uffici, hanno dato l'out-out ad un collega: o accetta di cambiare ufficio o quella è la porta. Lui ha accettato ad una sola condizione: portarsi via per le nuove mansioni anche quella santa collega che mi stava permettendo di vedere la suddetta luce in fondo al tunnel.
Quindi lo scenario è il seguente: io mi ripiglio tutti i clienti spaccapalle di cui mi ero felicemente liberata e contemporaneamente mi devo pure tenere le nuove mansioni, perchè quelle me le ha "cedute" direttamente il capo (pure lui oberato) e difficilmente se le riprenderà.
Oltre all'essere spaventata dalla mole di lavoro che mi aspetta, sono frustrata dall'enorme passo indietro che sto per fare e quel che è peggio conosco fin troppo bene i tempi biblici di reazione dell'azienda, quindi prevedo che prima che arrivi una nuova collega Paciuk sarà diplomato se non laureato.
Sapete come mi sento? Come uno scalatore che impiega tutti i suoi sforzi per procedere lungo il sentiero e dopo un bel pezzo di tragitto il terreno gli frana sotto i piedi e lui si ritrova all'inizio del percorso.
Oltre al problema di TROVARE qualcuno in sostituzione della collega che cambia mansioni, dovrò anche cominciare da capo a spiegare al nuovo venuto il lavoro. Si, perchè altra cosa che conosco fin troppo bene dell'azienda è la sua capacità di riciclo, soprattutto del personale. Qualche anno fa per sostituire una collega in maternità avevano preso una ragazza dalla produzione: aveva lavorato 15 anni sempre alle presse e ricordo che non sapeva   usare word. Lei aveva detto di saperlo fare, ma significava che se qualcuno gli apriva una pagina nuova ci sapeva scrivere sopra. Salvare era tutta un'altra storia.
Ecco, io per alcune settimane avevo investito la mia energia con questa poveretta (si, perchè non era mica colpa sua, ma di chi aveva avuto la malsana idea di metterla in ufficio senza una formazione preventiva adeguata) per poi vederla tornare alle presse (grazie al cielo, ma che brutta esperienza per tutti).
Quindi, riassumendo, ora temo: 
A- di sapere CHI verrà
B-di cominciare da capo la formazione. Io notoriamente ho pochissima pazienza, gran parte della quale è attualmente e legittimamente dedicata al Paciuk. Per il lavoro ne resta il minimo indispensabile per la gestione quotidiana. La formazione dell'ennesima persona (si, perchè non vi sto a tediare, ma sarebbe la 5° persona cui "infondo il sapere") ne richiede tanta, perchè anche se arriva qualcuno con esperienza, l'acquisizione di certi meccanismi e di certe "malizie" impiega un bel pò di tempo.

Mamma mia che non voglia.
Per ora cerco di non pensarci e vivo alla giornata.
Domani si parte per Brno con il capo (non QUEL capo, un'altro), vedremo se riuscirò a scucire maggiori dettagli, ma mi è parso di capire che anche lui ne sappia poco, allo stato attuale e stia subendo le scelte prese sopra di lui.

Che dire? la primavera è vicina, abbiamo già deciso e prenotato le ferie estive e a marzo ci aspetta un bel weekend al mare con Kitezio, Psicozia & Co, oltre che Volpe & Family.
Concentriamoci sulle cose importanti.


mercoledì 19 gennaio 2011

Volpe-contributo #5


Douce maman


Stavo per intitolare MAMAN e basta, poi mi è sovvenuto che così si chiamava la mamma dello psicoetc. dell’OTTAVA VIBRAZIONE e ho preferito cambiare..

Ieri son stata a pranzo dalla mia douce maman. Da sola. Senza pargola a catalizzarne attenzioni ed effusioni. E’ stato breve intenso e bellissimo. Abbiamo chiacchierato un po’, con la serenità di un lontano tempo, e soprattutto silenziato un po’, con quella naturalezza che solo con gli intimi funziona.
Poi sono tornata al lavoro, felice e colma di gioia.
Ma mi son chiesta - per la prima volta da che mi ha partorita con dolore- se la amo come merita e come si aspetta; se possa sentirsi ripagata dal mio affetto, dalla mia presenza, dalle mie confidenze, dalla mia vicinanza non solo fisica.
Da quando sono mamma anch’io sono più tollerante nei suoi confronti, più paziente e flessibile. E anche se riesco ancora ad odiarla con intensità spaventosa il ventaglio si è ampliato dal lato dell’amore. Ma basterà?
Dopo anni di fatica sacrificio rinuncia varie ed eventuali, sarà fiera di me vivrà anche della mia gioia riflessa o sentirà di averci perso qualcosa?!
Paüra!

domenica 16 gennaio 2011

Aggiornamenti sulla Nonna Strana

Avevo iniziato questo mio blogghetto parlandovi della Nonna Strana e del suo bizzarro modo di rapportarsi col mondo in generale e con suo figlio & family in particolare.
L'altra sera ha dato nuovo sfoggio della sua stranezza. 
Io ve la racconto nuda e cruda, poi ditemi voi se io sono esagerata o se lei è davvero strana.

Premetto che i Nonni Strani abitano, come noi, in città e il tempo di percorrenza tra casa nostra e casa loro è di circa 7-8 minuti al massimo.

Telefonata tra il Pi e la Nonna Strana:
Pi: "... e poi magari una sera di queste ci vediamo? se vi invitiamo venite?" (ovvio, loro mica ci invitano)
Nonna Strana: "eh no, c'è la nebbia, io non mi muovo con la nebbia, ho paura. Magari quando si APRE LA STAGIONE" (?!)
PI: "Ok dai, ci vediamo in primavera allora!".

Il fatto è che se il Pi non insisterà, noi per davvero non li vedremo più finchè il tempo migliorerà!

Talvolta è molto più presente l'Altro Nonno, quello a cui Paciuk manda il bacio guardando la foto...

giovedì 13 gennaio 2011

Volpe-contributo #4

SOSPESI

Non parlo del “sospeso” di Napoli, cioè il caffè che quando si è di buon umore, motivato o gratis, si paga in più a quello bevuto, lasciandolo in omaggio ad un cliente che verrà, sconosciuto e grato.

Parlo del sospeso emotivo, di ciò che abbiamo intravisto, iniziato, assaggiato ma non concluso, non completamente vissuto. E che come tale custodiamo gelosamente negli abissi profondi dell’io come assai promettente e potenzialmente perfetto. Quali abissi nascondono le donne!

Ma come ci si libera dei sospesi?

Sarebbe come elaborare un lutto che in realtà non esiste, staccarsi da qualcosa che in fondo non ci è mai appartenuto, se non come effimero.

sospesa mi troverai

nel petto brucerai



lunedì 10 gennaio 2011

La difficoltà della coerenza

Il professionista che è venuto in azienda a stilare i nostri profili ha stabilito che ho un altissimo livello di coerenza.
A me sembrava una cosa bella, lui mi ha spiegato che a livelli eccessivi porta a troppa rigidità, è quindi il caso di "smussarsi" un pò.
Ora, probabilmente la scelta di abbandonare il nido un anno in anticipo e inserire Paciuk alla scuola materna sezione Primavera non è esattamente quella adatta per "mollare" sulla coerenza.
Però è davvero difficile, perchè la scuola statale vicino a casa attualmente non accetta bimbi sotto i 3 anni, però "Signora faccia lo stesso la domanda, che se ne riceviamo tante magari attiviamo il servizio", non penso di dover aggiungere altro. Io sono una che si organizza sempre per tempo, mi porto avanti su tutto ciò che posso, se fosse plausibile dormirei vestita e truccata per essere in vantaggio la mattina. Quindi no, l'idea del limbo "forse attiveremo la sezione, forse no" non mi piace per niente, anche perchè non c'è nessun limite temporale: quando pensate di dirmi che attivate la sezione? ad agosto? 
Allora ci si rivolge alle private paritarie sempre nei pressi di casa. Non esistono private che non siano cattoliche e in tutte le scuole cattoliche consultate è prevista l'ora di religione. E fin qui posso anche starci (al limite, ma ci sto). 
però
E'-prevista-anche-la-preghiera-quotidiana.
Oltre che la-messa-comunitaria nei momenti clou dell'anno (inizio-natale-pasqua-fine).
No, non ce la posso fà.
Mi sa che continueremo per un altro anno con l'esborso esoso del fantastico nido che frequenta ora.
Poi magari lavoreremo sullo smusso della coerenza, ma su questo non si molla.

giovedì 6 gennaio 2011

Sunshine award!

Questo premio è una sorta di pubblico apprezzamento che possiamo assegnare ai blog e ai blogger che ci sono più cari! Qui di seguito le semplici regole:

Quando si riceve il premio si deve:

1. Ringraziare coloro che ci hanno premiato
2. Scrivere un post per il premio
3. Passarlo a 12 blog che riteniamo meritevoli
4. Inserire il link di ciascuno dei blog che abbiamo scelto
5. Dirlo ai premiati

Eccomi qui, sono al punto due, che Nina l'ho già ringraziata direttamente sul suo blog
L'ho conosciuta tramite i soliti giri di blog in blog e mi sono talmente appassionata alla sua storia che ogni tanto mi capita di pensare a lei come se la conoscessi per davvero: misteri della blogosfera!
Scivoliamo rapidamente verso il punto 3.
And the winners are (in ordine rigorosamente sparso)

1) tra poco arriva misia che mi fa un sacco ridere ed è diretta come me

2) la voce del bradipo che leggendo il suo blog ci si accorge che la scelta del suo nick è un eccesso di modestia!

3) machedavvero che non può proprio mancare, perchè è stato tra i primi blog che ho iniziato a seguire, da cui ho iniziato a conoscere la grande blogosfera mammesca e non! (ah! e ho anche il libro ovviamente! ;)

4) ero una brava mamma lei è stata per me in assoluto la prima, conosciuta innanzitutto via cartacea e mai più abbandonata! L'unico dispiacere è averla scoperta quando il Paciuk aveva già un pò di mesi e le prime paturnie del "sono una pessima madre" me le ero già beccate in pieno, senza sapere di essere in buona compagnia!

5) Diario di un'anarchica tagliente e diretta, interviene poco, ma mi fa sempre divertire! 

6) quasi ventisette anni e già tre figlie divertente, profonda, semplicemente unica! anche lei mi pare di conoscerla ogni tanto, a furia di leggere le sue avventure e vorrei conoscere anche suo fratello!

7) Casa Lalaiza come mi piace la sua scrittura ricercata!

8) se avessi tempo conosciuta da poco, ma colpo di fulmine! troppo divertente la sua scrittura in terza persona

9) uno nessuno cento000 si lo so che l'ha già ricevuto da Nina, però si tratta di un'amica ritrovata via blog e mi piace questa cosa, quindi la premio!

10) Semplicemente me "bassa, mamma, veterinaria" come fare a non premiare una descrizione così? e poi c'ha lo sfondo del blog come il mio!

11) speriamo che sia femmina anche lei non assidua frequentatrice, ma piacevole da leggere quando arriva!

last but not least

12) giulia passione mi piace tanto il suo blog ed è tenerissima con il suo Ford!

e adesso vado ad informare i miei 12 vincitori!

besos a tutti

martedì 4 gennaio 2011

Volpe-contributo #3


BACI ABBRACCI & STROFINAMENTI

Ieri, come ogni lunedì, tornando a casa ho trovato la solita coppietta di liceali (incuranti delle natalizie festività, beati a’lloro) avvinghiata e affaccendata in romanticissimi baci muretto.
Io ADORO i baci muretto.
E i baci panchina. I baci cinema; quelli semaforo, ombrello, portone, pensilina, erba, pioggia, spiaggia. Quelli urgenti e irrinunciabili. Quelli non dati e immaginati. Quelli trattenuti e procrastinati e poi finalmente rubati.
Quei baci lì fine a se stessi, preludio di nulla, capaci di far perdere cognizione spazio temporale.
Correggo: ADORAVO.
Non che adesso non venga più baciata, sia chiaro. Il mio dolce un terzo è affettuosissimo e, nonostante le apparenze, mi coccola, spolvera, accarezza, buffetta e altro.
In più c’è la creatura ora, che mi abbraccia, mi straccia, mi sbava…
Ma è diverso.
Io sono un’inguaribile romantica e anche –per chi non l’avesse capito- un’incurabile immatura.
Quindi forse più che i baci gli invidio la leggerezza, a quei due là, la capacità di fottersene di tutto, di azzerare il mondo attorno a sé, di avere ancora tutte le pagine bianche da scrivere.
Sarà per quello che ai bilanci ho rinunciato.
Perché nonostante l’età non più tenera continuo a sentirmi o a volermi sentire come quindici anni fa, quando ancora nulla era segnato.
Così anche se l’Uomo continua a ripetermi che sono anacronisticamente legata all’adolescente che ero nell’ormai sbiadito millennio scorso e che dovrei invece accogliere a braccia aperte la donna che mio malgrado sono diventata, io evaporo spesso e volentieri nel fantasy world  parallelo e magico dove di concreto c’è poco o niente.
LA PRIMA COSA BELLA è il mio film.
Mi sposerò in punto di morte. Con rossetto brillante e parrucca cotonata. E un mega sorriso sulle labbra.
Concedetemi di immaginarlo.
E di temporeggiare…


domenica 2 gennaio 2011

Niente bilancio, solo programmi

A me non piace tanto fare i bilanci, che mi sa un pò di fine, invece mi piace di più pensare all'inizio, dando magari un'occhiata dietro per verificare di non aver fatto troppe cazzate.
Quindi, la rapida occhiata si conclude con un bel + sul registro: 
A) ho un bellissima famiglia (sia stretta, che un pò più allargata, vedasi Kitezio & Co, con i quali abbiamo passato un bellissimo S. Stefano)
B) ho un lavoro (che già non è poco) e pure mi piace e ci vado volentieri (si, mica sempre, tipo domani starei a casa volentieri, ma vabbè...)
C) abbiamo un sacco di progetti che ci tengono vivi e che ci fanno venire voglia di vedere come sarà domani, per vedere se li porteremo a termine e iniziare a farne di nuovi.

Passiamo quindi più approfonditamente al punto C.
Vorremmo cambiare casa. Allora, il Pi ha un animo un pò nomade e potrebbe tranquillamente acquistare un camper, che sarebbe più semplice da spostare, cambierebbe mobili, piatti, accessori tutti i mesi e ho dovuto ritirargli l'Ikea card sperando di contenerlo. Lui non è un uomo che segue il calcio in TV o la formula 1, lui controlla i siti di vendita immobili per cercare l'affare per noi. Ogni tanto mi trascina a vederne qualcuno, che poi non si rivela tale.
Il fatto è che ha convinto anche me e ora collaboro con più entusiasmo, non tanto alla ricerca, che mi snerva, ma lo seguo saltellando di cantiere in cantiere a guardare mattoni e visionare planimetrie e poi ci divertiamo a pensare a come adattare i nostri mobili attuali o come inserire quel mobile bellissimo dell'Ikea (di nuovo!) che proprio nella casa attuale non ci sta. Faccio anche domande intelligenti e mi fingo sempre interessata all'acquisto: è una sorta di shopping sublimato, molto conveniente. Talvolta ritagliamo con la carta anche i nostri mobili in scala da adattare alle planimetrie. Ricordate le bamboline con i vestitini di carta intercambiabili con le linguette? una cosa del genere.
E che vi devo dire, ognuno c'ha le sue perversioni e questa mi sembra innocua.(non mi soffermo sulla perdita di tempo che procuriamo a chi ci mostra l'immobile, con il mio consueto ottimismo guardo il bicchiere mezzo pieno: gli diamo una speranza, che di questi tempi è già qualcosa).

Abbiamo un sacco di richieste alle quali non vogliamo rinunciare e questo rende l'obiettivo più lontano e per questo più stimolante da raggiungere. Eccole in ordine sparso:
1) spazio all'aperto. Che sia un giardino (preferibile) o un grande terrazzo, ma a noi ci piace aprire le finestre a maggio e chiuderle a fine settembre. Nella casa attuale l'abbiamo e non potremmo più rinunciarci. 
2) qui la cosa si fa complicata: in città. Capirete bene che il punto 1+ il punto 2 sono una bella pretesa.
3) pratico da raggiungere con mezzi pubblici. La Super Nonna non è auto munita e pertanto vogliamo evitarle di dover prendere 2 o 3 autobus per raggiungerci quando viene (spesso) in nostro soccorso.
4) che sia un pò più grande dell'attuale, che ci piace stare larghi
5) costruita in classe A o B, cioè con risparmio energetico e attenzione all'ambiente.
6) OVVIAMENTE conveniente ed economica.

Facile no? Beh, questo è uno dei nostri programmi per il 2011.

Poi vorrei continuare a stare così bene come sto ora.

Auguri a tutti!